La Tasi attuale è leggermente regressiva se consideriamo le sole famiglie proprietarie. Ma prima di eliminarla vale la pena chiedersi se sia possibile costruire un’imposta immobiliare progressiva. Partendo magari dai valori di mercato delle case, visto che la riforma del catasto è ancora lontana.
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Il governo ha chiesto all’Europa di attivare la clausola di flessibilità sugli investimenti. Ma le cifre indicate nei documenti per il cofinanziamento nazionale sono ottimistiche. Risorse effettivamente spese nel ciclo precedente e misure inadeguate a risolvere i problemi che ne ritardano l’impiego.
Le riduzioni di imposta della legge di stabilità 2016 derivano soprattutto dall’eliminazione di clausole di salvaguardia. Ma ne restano ancora per 15 miliardi per il 2017. Da disattivare domani, forse con nuove salvaguardie. Una partita di giro non entusiasmante che per ora non interessa ai mercati.
Con la legge di Stabilità il governo taglia le tasse, con l’intento di dare un sostegno all’economia. E lo fa in deficit. Ma più che ridurre imposte in vigore, la manovra evita che scattino le clausole di salvaguardia previste dalle passate finanziarie. Finzioni contabili e (poca) spending review.
La legge di Stabilità introduce un fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, allargando a tutta Italia la sperimentazione del Sia. Pur con tutti i suoi limiti, la misura si avvicina a uno schema generale di reddito minimo. Beneficiari, esclusi e una gradualità positiva.
Da tempo il governo parla della possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro in cambio di una riduzione della pensione. Creando così grandi aspettative, soprattutto tra le donne, per le quali dal 2016 si alza l’età di pensionamento. Ma nella legge di stabilità c’è solo uno strano part time.
La legge di Stabilità per il prossimo anno contiene tagli alle tasse che non sono compensati da riduzioni di spesa. Il nostro paese dovrebbe invece approfittare del quantitative easing per far calare il debito in modo significativo. L’illusione dello scampato pericolo e l’esempio del Canada.
La legge di stabilità 2016 è espansiva, almeno rispetto a quanto previsto nel Def. Cercare di sostenere la fiducia quando la crescita è ancora debole va bene. Ma l’Italia può permetterselo visto lo stato delle finanze pubbliche? Lo spazio fiscale a cui rinunciamo ora, potremmo rimpiangerlo domani.
Se l’obiettivo della prossima legge di stabilità è potenziare la crescita, il governo dovrebbe approvare alcune misure non finanziarie che favoriscano un più efficiente processo di spesa degli investimenti pubblici. Nel nostro paese problematiche diverse rispetto alle altre economie avanzate.
Il bonus di 80 euro ai lavoratori dipendenti ha avuto un effetto positivo sui consumi e dunque sul Pil in generale? Forse è presto per dirlo. L’incertezza sulla conferma e sulle coperture finanziarie può averne attenuato i risultati, almeno per il 2014. Beneficio individuale e reddito familiare.