La definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo non sembra essere altro che un condono fiscale. Elimina infatti sanzioni e interessi di mora per tributi non pagati. In più crea disuguaglianze tra contribuenti e non risponde agli obiettivi del governo. Un provvedimento per fare cassa.
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La Commissione europea ripropone una direttiva sulla base imponibile comune per le imprese europee. A partire dal 2019, sarà un criterio unico obbligatorio a stabilirla, mentre l’aliquota applicabile resta quella del paese di sede. Per la base imponibile consolidata comune bisogna ancora aspettare.
Nel decreto fiscale non ci sono solo misure una tantum. Ce ne sono altre, come quelle sulla trasmissione dei dati fra soggetti Iva, che dovrebbero aumentare strutturalmente il rispetto degli obblighi. E rappresentano una quota importante delle maggiori risorse per finanziare la manovra.
I crediti inesigibili dell’appena abolita Equitalia raggiungono cifre astronomiche. Anche perché negli ultimi dieci anni i suoi poteri coercitivi si sono ridotti mentre si sono allungati i tempi di riscossione. Pagare dopo conviene e si rischia poco. La riforma dovrebbe occuparsi del problema.
Superamento degli studi di settore, rottamazione dei ruoli, abolizione di Equitalia e nuova imposta sul reddito dell’imprenditore sono le principali novità fiscali della legge di bilancio 2017. Tra interventi condivisibili e altri che porteranno a cadute di gettito, restano questioni aperte.
Nella legge di bilancio 2017 il governo manterrà l’impegno a non far scattare l’aumento dell’Iva. È una scelta che risponde a una ricerca di consenso politico immediato. Perché se si facessero i conti su un orizzonte più ampio, la manovra darebbe vari vantaggi. Agire solo sull’aliquota più alta.
Non serve avere una aliquota per la tassazione del reddito comune a tutta la Ue. Bisogna invece arrivare a una armonizzazione della base imponibile. La commissione ci lavora da tempo. Ma i risultati peccano di astrattezza. Una soluzione immediata passa per il bilancio basato sui principi Ias.
La misura che prevede che sia la stessa pubblica amministrazione a versare l’Iva dovuta dai suoi fornitori ha determinato un recupero di gettito di circa 2,2 miliardi nel 2015. I flussi provvisori per i primi mesi del 2016 confermano questa tendenza. Un successo contro l’evasione dell’imposta.
La Commissione europea ha dichiarato illegittimo il regime fiscale applicato nello scorso decennio dall’Irlanda ad Apple. Se non si possono allineare i sistemi fiscali europei, serve almeno un coordinamento minimo sui regimi applicabili alle grandi imprese che operano su più mercati dell’Unione.
In Europa, il sistema del divieto degli aiuti di stato proibisce ai paesi di sostenere le imprese. Negli Usa, il governo federale non esita a scendere in campo a fianco delle sue multinazionali, minacciando di fare carta straccia degli accordi internazionali. Il gioco è diventato molto pericoloso.