Il mercato immobiliare in Italia è ancora fermo. Per rimetterlo in moto non bastano gli incentivi fiscali. Occorre agire anche sul lato dell’offerta. A partire da una indispensabile riduzione dei prezzi delle case, per ristabilire l’equilibrio con i redditi delle famiglie. Ecco dove intervenire.
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Il “decreto del fare” introduce alcune novità sul trasporto ferroviario che potenzialmente potrebbero essere positive. Ma che così come sono formulate finiranno per essere negative. Ecco perché si tratta di un’occasione in parte sprecata. Il braccio di ferro sull’Autorità dei trasporti.
Domenica 12 maggio si è svolta la quarta edizione della Giornata nazionale della bicicletta. La diffusione di questo mezzo di trasporto, soprattutto nelle città, è un obiettivo largamente condiviso. Ma i benefici non sono automatici. Miglioramento della sicurezza e decongestionamento delle strade.
A Roma mezzi e infrastrutture del trasporto pubblico sono vecchi e inadeguati, penalizzando la qualità del servizio. Poiché le risorse non sono ingenti, serve una programmazione complessiva e certa, che sincronizzi la realizzazione delle nuove linee della metropolitana con il rinnovo delle flotte.
A Roma e nel Lazio la situazione del trasporto pubblico locale è davvero grave. Il neo-eletto presidente della Regione e il futuro sindaco se ne dovranno occupare con estrema attenzione e in fretta. Cercando di evitare quella divaricazione di indirizzi che è stata frequente negli anni passati.
Muoversi sulle strade produce dei costi per la collettività. Pedaggi e tasse sui carburanti bastano per coprirli? Uno studio mostra che si paga troppo poco nelle aree dense e, almeno per le automobili, troppo nelle aree esterne. E i motocicli sono i mezzi con il più basso grado di copertura.
Sulle infrastrutture, il vero difetto della politica del Governo Monti è non aver segnato una significativa discontinuità rispetto all’approccio degli esecuti precedenti. Nei trasporti pesa la vicenda dell’Autorità. Molti rischi nella ricentralizzazione delle risorse per il trasporto locale.
In un paese di limitata cultura e pratica della valutazione dei progetti di investimento pubblico come il nostro, ha acquistato incondizionata popolarità l’analisi dei “costi del non fare”. Un approccio che però può dare luogo a pericolose distorsioni. E che non aiuta a risolvere un problema grave
Il sistema ferroviario svizzero è considerato un modello di eccellenza. Ma neppure la migliore ferrovia sembra in grado di modificare in modo apprezzabile i rapporti di forza con la strada. Perché allora investire risorse ingenti sulla rotaia?
Nel giro di tre anni sono scadute sei concessioni autostradali. Era l’occasione per impostare una politica che superasse, sia pure gradualmente, le tre storiche deficienze strutturali del sistema. Non è andata così.