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Categoria: Moneta e inflazione Pagina 18 di 35

Il messaggio di Draghi sul Qe tra parole e silenzi

Il discorso di Mario Draghi nel tradizionale incontro dei banchieri centrali a Jackson Hole ha deluso molti commentatori. Che si aspettavano indicazioni precise sulla fine del Qe. Ma a ben vedere, qualcosa di importante a riguardo è stato detto.

Vite parallele: Unione monetaria e Unione bancaria*

Come l’Unione monetaria, anche l’Unione bancaria rimane a metà del guado. È un progetto incompiuto, la cui piena realizzazione presuppone non solo modifiche dei Trattati, ma anche la volontà politica di procedere verso forme di integrazione fiscale.

Strada tortuosa per la fine del Quantitative easing

Uno degli effetti del Quantitative easing è aver tenuto basso il valore dell’euro. Che ora invece torna ad apprezzarsi verso il dollaro. Le conseguenze potrebbero farsi sentire su obiettivo di inflazione, avanzo commerciale e tasso di crescita dell’area.

Quando inizia l’autunno a Francoforte?

“Non ne abbiamo ancora discusso”: così ha risposto Mario Draghi ai giornalisti che chiedevano notizie sulla fine del Qe. Però anche i mercati finanziari sono concentrati sul percorso di uscita, e questo rischi di rendere meno efficace la politica monetaria della Bce.

Sui bitcoin lo spettro del monopolio

L’aumento dei bitcoin in circolazione è disciplinato da una regola matematicamente precisa e vigilato in modo decentralizzato. Le sue quotazioni, invece, sono estremamente volatili. Il picco del 2017 potrebbe indicare una prossima situazione di monopolio.

Troppe monetine in tasca

Produrre le monetine da 1 e 2 centesimi costa più del valore facciale. Si pensa perciò di eliminarle. E in attesa di una decisione europea, l’Italia propone la sospensione della loro circolazione. Perché la novità deve essere spiegata bene ai cittadini.

Uscire dall’euro è come fumare per dimagrire

Se i vantaggi di un ritorno alla lira si riducono alla possibilità di svalutare, si possono contrapporre i benefici prodotti da tassi di cambio fissi. Ma sono certi i costi di breve-medio periodo che l’economia italiana pagherebbe con l’uscita dall’euro.

Tagliare l’Irpef per difendere i salari

Il ritorno dell’inflazione può essere una buona notizia perché aiuta a ridurre il rapporto debito-Pil. Ma non lo è per i lavoratori dipendenti, che potrebbero ridurre i consumi. Un effetto evitabile con la riforma dell’Irpef che il governo ha rinviato.

Finale di partita, ovvero come non si esce dall’euro

L’uscita dall’euro raccontata da una tragedia in un prologo, tre atti e un epilogo. Per ora è fantapolitica, presto però potrebbe essere realtà. Ma se non esiste un modo ordinato per uscire dalla moneta unica, cerchiamo di farla funzionare meglio.

La solitudine della Bce

Mario Draghi ha elencato tre condizioni per rialzare i tassi di interesse. Nessuna delle quali sembra prossima a realizzarsi in Europa. Perché la Banca centrale europea è sola nell’affrontare la lunga crisi, ancora e sempre orfana della politica fiscale.

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