Quella che il Governo ha chiamato “manutenzione straordinaria” al Ssn non è stata in grado di incidere, almeno nel breve periodo, sulle incertezze e sulle difficoltà che assillano operatori e assistiti. Apprezzabile l’attenzione a fenomeni come la ludopatia, peraltro non seguita da provvedimenti adeguati.
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Lascia molto a desiderare l’auto-valutazione del Governo su scuola e università. Un lungo elenco che pare più un programma (o una lista di desideri) che una serie di obiettivi centrati. E in tema di finanziamento agli atenei, assoluta continuità con il precedente Governo.
Nella lotta alla criminalità organizzata, l’azione di forze dell’ordine e magistratura ha continuato il trend positivo nell’arresto di latitanti importanti. Il Governo ha posto attenzione al problema della confisca e riuso dei beni sequestrati.Sul riuso efficiente c’è ancora molto da fare.
In tema di energia e ambiente, il lungo elenco di interventi del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente tende a porli tutti sullo stesso piano e non permette di valutarne compiutamente la portata. A ben vedere ci sono più ombre che luci.
L’auto-analisi del Governo su politiche sociali per la famiglia e pari opportunità mette insieme interventi importanti come le quote rosa ormai in atto, interventi in via di sperimentazione come la social card e interventi ancora in attesa di un decreto attuativo.
La regolarizzazione di 130 mila lavoratori stranieri impiegati in nero è l’unico provvedimento di rilievo del Governo Monti. Che surclassa il Governo precedente più per le molte cose negative non fatte che per le poche positive fatte. Sulle politiche per le minoranze rom e sinti, la UE apprezza ma con riserva.
Si torna al voto con il Porcellum. La selezione dei candidati resta così saldamente nelle mani delle segreterie di partito. E mancano gli incentivi elettorali alla ricerca di politici di qualità. Ma ai futuri senatori e deputati possiamo già chiedere un impegno preciso per la prossima legislatura.
Un recente studio su dati per i sistemi locali del lavoro italiani mostra che la crisi starebbe intensificando alcune attività criminose, in particolare i furti. Il peggioramento delle condizioni economiche non avrebbe invece determinato un aumento delle forme di criminalità di tipo non economico.
Senza un compromesso tra il rispetto dei risultati del referendum sull’acqua e la necessità di coprire il costo dei finanziamenti, la definizione della tariffa idrica -con un metodo solo teoricamente corretto- rischia di bloccare il sistema. Mentre il settore ha una grande necessità d’investimenti.
Il sistema ferroviario svizzero è considerato un modello di eccellenza. Ma neppure la migliore ferrovia sembra in grado di modificare in modo apprezzabile i rapporti di forza con la strada. Perché allora investire risorse ingenti sulla rotaia?