I corsi online per la formazione degli insegnanti hanno molti vantaggi. Il problema è che molti li abbandonano prima di averli completati. Una sperimentazione europea mostra che la soluzione può essere l’invio di messaggi personalizzati ai partecipanti.
Categoria: Scuola, università e ricerca Pagina 15 di 71
L’università di Modena e Reggio Emilia ha condotto un’indagine tra i suoi studenti per comprendere come il lockdown abbia cambiato lo studio e l’esperienza universitaria. I risultati offrono interessanti spunti di riflessione sul ruolo degli atenei.
Chiusura delle scuole e didattica a distanza hanno inciso sulle dinamiche di apprendimento dei bambini, specialmente i più vulnerabili. E sull’organizzazione del lavoro nelle famiglie. La programmazione per il prossimo anno scolastico deve terne conto.
Qualunque criterio si prenda in considerazione, migliorano le posizioni delle nostre università nelle classifiche internazionali. Con alcune eccellenze e ancora molto lavoro da fare. A partire da investimenti e internazionalizzazione.
Anche nel prossimo anno accademico si farà spesso ricorso alla didattica a distanza. Offre opportunità che possono facilitare la preparazione per un mondo che richiede creatività e non enciclopedismo. E aumentare la qualità della pedagogia in aula.
Per articoli pubblicati e impatto delle pubblicazioni in tutte le discipline, la crescita della produzione scientifica italiana è stata dal 2001 superiore alla media mondiale. Il paradosso è che i risultati non si riflettono sul ranking dei nostri atenei.
L’emergenza causata dal Covid-19 rischia di accentuare le disuguaglianze educative e nello stesso tempo il divario di genere nell’accesso al mercato del lavoro. Lo conferma uno sguardo ai dati sull’uso del tempo di bambini e genitori durante il lockdown.
Garantire a tutti gli studenti l’accesso alle tecnologie, formare gli insegnanti e attrezzare in modo adeguato le scuole: sono le tre azioni indispensabili per evitare che la didattica digitale integrata allarghi i divari negli apprendimenti.
Le scuole gestite da dirigenti proattivi e dotati di capacità organizzative e manageriali hanno affrontato meglio le problematiche legate all’emergenza Covid-19. È un’esperienza da valorizzare per garantire efficienza ed equità al sistema scolastico.