I ragazzi italiani si classificano al penultimo posto nell’indagine Pisa-Ocse sulle competenze economico-finanziarie. Anche i dati per Regione non sono confortanti: le due che ottengono i risultati migliori arrivano appena alla media europea. Perché è una situazione difficile da modificare.
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Molti giovani italiani cercano migliori opportunità di vita e di lavoro all’estero. Ma come scegliere il paese di destinazione? La classifica dei più interessanti per reddito pro capite, prospettive di crescita, facilità di fare business e accettazione degli immigrati. Non mancano le sorprese.
Secondo una tesi diffusa, le donne ottengono minori riconoscimenti economici e sociali perché sono meno competitive degli uomini. Il concorso per l’abilitazione a professore universitario rappresenta un’occasione per verificarne la solidità. Avversione al rischio e bassa produttività scientifica.
A quattro anni dalla discussa riforma Gelmini, l’attenzione si concentra sugli effetti del nuovo sistema di reclutamento e valutazione dell’Anvur. Tre articoli sugli effetti attesi e inattesi della riforma.
EFFETTI DELL’ABOLIZIONE DELLE FACOLTÀ
“Semplificazione” è una parola chiave del programma di riforme dell’attuale Governo. E, per quanto riguarda il funzionamento dell’università, tutti – dal ministro al Cun ai docenti che lanciano appelli in rete – chiedono di renderlo più semplice. Ma la semplificazione organizzativa era già uno degli obiettivi principali della riforma del 2010.
IL PERSONALE PRIMA E DOPO LA RIFORMA
La riorganizzazione amministrativa è uno degli aspetti meno dibattuti, ma più importanti, nel determinare le conseguenze dell’attuazione della legge 240 negli atenei.
LA VERTICALIZZAZIONE PREVISTA DALLA LEGGE 240
La riforma Gelmini aspirava a cambiare radicalmente le caratteristiche degli assetti di governo delle università italiane. In particolare, intendeva rafforzare le capacità di governo degli atenei al fine di superare quelle caratteristiche (il bicameralismo simmetrico, la logica corporativa e distributiva dei processi decisionali interni, l’incapacità a prendere decisioni strategiche) che erano ritenute una delle concause del loro cattivo funzionamento e dei loro risultati insoddisfacenti.
Il ministro dell’Istruzione propone di anticipare a cinque anni la prima elementare. Ma chi comincia la scuola troppo presto ottiene risultati peggiori. La conferma da uno studio che confronta il rendimento scolastico con il mese di nascita dei bambini italiani. Un ritardo che non si recupera.
Migliaia di giovani ricercatori hanno partecipato al bando Sir, una delle poche occasioni di ottenere finanziamenti per la ricerca in Italia. In più, per la prima volta, la procedura per la selezione dei progetti ricalca quella utilizzata dall’Erc. Ma per ora non sembra una storia a lieto fine.
Il passaggio da graduatorie locali a una unica graduatoria nazionale per l’accesso alla facoltà di medicina ha avuto effetti positivi. Il principale è che il meccanismo premia effettivamente il merito, favorendo gli studenti che ottengono i punteggi più alti al test. La mobilità delle matricole.