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Tag: crescita

Il bello e il brutto di crescita 2.0

Da una valutazione a caldo del Dl Crescita 2.0 emerge come importante e realizzabile il provvedimento sull’e-Government. Alla scuola non basta fornire strumenti digitali, serve un ridisegno complessivo del processo di istruzione e investimenti sulla formazione degli insegnanti. Il problema delle start-up è trovare finanziamenti, ma alcune misure indicate sembrano velleitarie, altre possono produrre distorsioni. La parte più dubbia è il credito d’imposta per la realizzazione di opere strategiche, che sembra una riproposizione della già bocciata defiscalizzazione dell’Iva sulle opere pubbliche. 

L’Italia poco digitale

Il Web Index esprime il grado di sviluppo di Internet e i sui riflessi sull’economia e sulla vita politica e sociale di un campione di sessanta paesi sviluppati e in via di sviluppo: l’Italia è al ventitreesimo posto. Una classifica certamente poco lusinghiera, che peggiora se l’indicatore è messo in relazione con il Pil pro-capite. Ma buona parte della modesta crescita italiana si basa sulle esportazioni. Dunque è cruciale per le nostre aziende utilizzare un canale di vendita come il web. Tanto più se la tecnologia avanza inesorabilmente.

Un nuovo patto per crescita e stabilità *

La disciplina di bilancio dei paesi membri dell’Unione Europea è necessaria e utile. Non è però sufficiente a ristabilire ritmi di crescita adeguati non solo per vincere la disoccupazione, ma per garantire la stessa sostenibilità dei debiti sovrani dell’area euro. Serve un nuovo accordo politico tra gli Stati membri nel quale anche la crescita sia riconosciuta come priorità e venga promossa con interventi di rilancio del mercato interno, accompagnati da forti investimenti infrastrutturali. Per arrivare a più integrazione, non a meno integrazione.

 

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