Si parla di sovraistruzione quando un laureato svolge il lavoro di un diplomato. Ma quanti sono in Italia gli overeducated? E a che tipo di laurea appartengono? Essere in questa condizione costa: al singolo, ma anche alla società nel suo complesso. Cosa si potrebbe fare per superare il fenomeno.
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I buoni-scuola permettono davvero a studenti bravi ma poveri di frequentare scuole migliori? È così nei paesi anglosassoni. Ma non in quelli dove l’educazione statale è di alta qualità . Lo dicono i risultati di uno studio basato sull’indagine Pisa. Come rafforzare l’uguaglianza delle opportunità .
Il diritto all’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze sono finalmente riconosciuti anche in Italia. Possono aiutare a superare le difficoltà strutturali delle dinamiche di domanda e offerta di lavoro. Ma le norme vanno attuate in modo efficace, omogeneo e in tempi certi.
I convitti nazionali hanno raggiunto il loro massimo splendore in epoca fascista. Dichiarati “enti inutili”, ma mai aboliti, attraversano oggi una nuova stagione di vitalità . Più casuale che orientata da chiare scelte di politica scolastica. Offerta formativa, risorse e risultati degli studenti.
Da quest’anno, un ottimo voto alla maturità permette di aggiungere punti ai risultati conseguiti nei test di ingresso alle facoltà a numero chiuso. Ma come evitare le ingiustizie? Meglio basarsi sulla performance assoluta dello studente o su quella relativa ai suoi pari? O affidarsi solo ai test?
I giovani continuano a essere schizzinosi in fatto di lavoro? Mentre diminuiscono le offerte, aumenta il tasso di accettazione di quelle poche che arrivano. I più giovani e i laureati se la cavano meglio delle donne e di chi vive nel Mezzogiorno. Le esigenze di un sistema produttivo tradizionale.
Nella sostanziale immobilità della condizione femminile e nella pervicace sottoutilizzazione del capitale umano delle giovani donne, si vede qualche segnale di cambiamento. La spinta viene dalla crisi economica e dallo tsunami elettorale. Inutili le mai realizzate politiche sulle pari opportunità .
Un’informazione distorta può avere effetti rilevanti sul voto? L’aumento di offerta televisiva dovuto al digitale terrestre ha ridotto la quota di voti del centro-destra di diversi punti nelle elezioni regionali del 2010. Il calo è più rilevante dove la popolazione è più anziana e meno istruita.
Un documento di alcune associazioni contesta l’impianto e l’utilizzo delle prove Invalsi. Soprattutto negli esami di fine ciclo scolastico. Il rischio è di riaprire il vaso di Pandora delle contrapposizioni preconcette che ha bloccato il mondo della scuola italiana negli ultimi venti anni.