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Finito il peggior trimestre degli ultimi 70 anni, arriva la ripresa

I dati preliminari di giugno mostrano che quello appena concluso è per la crescita il peggior trimestre da quando esiste questo genere di rilevazioni. Ma attestano anche che i germogli di ripresa sono presenti dappertutto. Un po’ meno in Italia.

Se finanzia servizi ai cittadini il fisco pesa meno

In Italia la quota di spesa pubblica sul Pil non è di molto superiore alla media dell’Eurozona e dei paesi “frugali”. Ma il finanziamento del debito comprime inevitabilmente le risorse disponibili per i servizi ai cittadini, gli investimenti e la ricerca.

La recessione sta finendo, la crisi no

I dati di maggio indicano che la recessione da Covid-19 si sta attenuando, anche se in misura variabile tra paesi. Di certo però i segni della crisi sul mercato del lavoro e nei bilanci aziendali si vedranno a lungo. Sia nell’Eurozona sia negli Stati Uniti e in Cina.

Mes sì o Mes no?*

Conviene o no all’Italia richiedere i prestiti fino a 36 miliardi al Meccanismo europeo di stabilità? La Troika non c’è. Si risparmia qualcosa in interessi e si rende più facile l’avvio delle Omt. Ma sono soldi vincolati ai costi diretti e indiretti della pandemia. Il vero punto è come spenderli bene.

L’Europa in recessione ma la Germania meno degli altri

I dati del primo trimestre per il Pil dell’Europa indicano l’inizio di una recessione senza precedenti. Con una complicazione: il calo in Germania è probabilmente inferiore a quello osservato nel resto dell’Europa.

La Bce dà i voti agli istituti di credito

Pubblicati i risultati del processo di valutazione prudenziale del sistema bancario europeo condotto dalla Bce. La maggiore trasparenza è garanzia di più forte disciplina per l’attività di supervisione. Tra i problemi segnalati, la bassa redditività.

Bilancio dell’Eurozona, un’opportunità da cogliere

La proposta franco-tedesca di bilancio per l’Eurozona ha molti limiti. È tuttavia un piccolo passo avanti, che per l’Italia sarebbe suicida lasciarsi sfuggire. Ma prima è necessario evitare la procedura di infrazione e rientrare nelle regole fiscali.

Il Punto

Il 3 dicembre a Katowice (Polonia) comincia la Conferenza Onu sul clima (Cop 24). La crescente concentrazione di CO2 nell’atmosfera causata dall’uomo richiede interventi in contrasto con gli orientamenti di Trump che sta smantellando le politiche sui cambiamenti climatici. Da noi di questi temi neanche si parla.
Il progetto di bilancio comune per l’Eurozona di Macron e Merkel è un compromesso che non rappresenta ancora un bilancio dell’Unione. Sarebbe un passo avanti per indirizzare risorse per obiettivi comuni dei paesi dell’area euro. Ma per accedervi ci sarà da rispettare le regole fiscali che l’Italia si accinge a violare.
Se i conti della sanità di una regione vanno in rosso, serve un piano di rientro gestito da un commissario. Che non può essere lo stesso presidente della regione, spesso corresponsabile del dissesto. Ora un emendamento M5s al decreto fiscale vuole eliminare l’incompatibilità tra le due cariche. Un film già visto.
I dati degli ultimi 50 anni indicano che c’è una stretta relazione tra le riforme del sistema pensionistico e l’evoluzione del rapporto debito/Pil italiano. In particolare, politiche troppo generose coi pensionati – come quelle oggi in cantiere – si traducono in maggior debito per le generazioni future. Di sicuro, più alti tassi sui titoli pubblici fanno salire il costo dei prestiti per le imprese e per i nuovi mutui per la casa. Lo dicono i numeri, non è un’invenzione dell’ex-ministro Padoan, come invece vorrebbe la sottosegretaria Castelli.
Mentre in Italia l’entrata di immigrati è molto calata dal 2011 con la chiusura dei flussi, la Germania ha mantenuto un alto numero di ingressi. Ma loro hanno gestito il fenomeno, noi l’abbiamo subìto. E così i tedeschi firmeranno il Global migration compact dell’Onu; noi no, insieme agli Usa di Trump.

Non son solo numerini

Il governo si dice disponibile a limare il deficit 2019, aspettando le elezioni Ue e senza recepire la sostanza delle obiezioni alla legge di bilancio. Intanto potremmo essere esclusi dall’accesso ai fondi del nuovo bilancio dell’Eurozona.

I rischi dell’Eurozona

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