Il governo prepara un decreto per restringere ancora il riconoscimento del diritto d’asilo. Avrà ben pochi effetti. E in ogni caso, l’Italia ha interesse all’arrivo di migranti, perché li richiede il mercato del lavoro e per motivi demografici.
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Il presidente Usa non cerca una soluzione alle questioni poste dalle migrazioni attraverso misure pragmatiche e ragionevoli. Vuole solo tenere alta la tensione, per ottenere la conferma nel 2020. A farne le spese sono però valori finora condivisi.
La crisi di governo ha prodotto la nascita di un nuovo esecutivo, espressione della maggioranza Pd e M5s. Ma quale paese si trova a dover amministrare dopo 15 mesi di governo gialloverde? Un’Italia ferma, che non cresce, piena di incertezza e iniquità e con più immigrati irregolari da gestire.
Le aperture di Francia e Germania sulla redistribuzione delle persone salvate in mare e candidate all’asilo hanno fatto parlare di svolta nelle politiche migratorie. Rimangono però incertezze e ambiguità . Perché in realtà serve tutta un’altra politica.
Nei comuni dove c’è una più alta presenza di immigrati i reati non aumentano, però cresce la spesa in sicurezza. Che viene finanziata con risorse tolte ad altre importanti funzioni di bilancio, come la cultura, il turismo e lo sviluppo locale.
Il nuovo governo abolirà le due leggi sicurezza approvate dal precedente, come chiede il Pd? Oppure si limiterà a ridimensionarle, come vuole il M5s? In realtà , il Testo unico sull’immigrazione regola già tutta la questione, rispettando la Costituzione.
Un eventuale nuovo governo M5s-Pd ha due strade in fatto di immigrazione: può presentare in Parlamento un’ampia riforma su migranti economici e cittadinanza. O può limitarsi ad adottare misure amministrative. Con risultati positivi in entrambi i casi.
L’Italia è il paese europeo che rilascia meno permessi per motivi di lavoro. Al contrario, sarebbe necessaria una programmazione a lungo termine, con flussi legati alle esigenze del mercato e con un efficace sistema di selezione degli arrivi.
Il Rapporto annuale sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia disegna un quadro in chiaroscuro, tra progressi e difficoltà . Indica le tematiche che un eventuale nuovo governo dovrebbe affrontare, senza continuare a inseguire aspetti marginali.