La Corte di giustizia Ue ha confermato le sanzioni contro Polonia e Ungheria per le violazioni dello Stato di diritto. Per garantire il rispetto dei principi democratici, la Commissione ha puntato sul danneggiare gli interessi economici dei due paesi.
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Dopo la Corte costituzionale tedesca, è ora quella polacca a negare la prevalenza del diritto Ue su quello nazionale. Ma in questo caso la legge controversa riguarda il rispetto stesso dello stato di diritto, un principio fondativo dell’Unione.
Con buona pace di sovranisti e populisti che agitano lo spettro della Troika (Commissione Ue, Bce e Fmi), l’Italia non verrà commissariata dagli organi sovranazionali se userà i soldi del Mes in versione anti-Covid. Sola condizione: spenderli per i danni da pandemia.
La sentenza con cui la Corte di Karlsruhe ha di fatto svincolato la Bundesbank dalla partecipazione al programma Pspp della Bce non avrà solo conseguenze economiche. Si tratta di un pericoloso precedente giuridico e politico in grado di minare le basi stesse dell’Unione.
Nella trattativa tra UE e Regno Unito sono stati fissati alcuni punti fermi. E se nessuno vuole un’uscita senza accordo, la soluzione potrebbe essere la rinuncia dell’Unione al backstop in cambio della rinuncia di Londra all’indipendenza doganale.
La Commissione europea ha imposto a Google la più alta sanzione pecuniaria della storia dell’Unione. Ma la questione esemplifica l’attuale complessità del rapporto tra politica antitrust e le dinamiche che caratterizzano i nuovi mercati digitali.
I trattati europei stabiliscono un esplicito legame tra l’eliminazione dei controlli alle frontiere interne e una politica comune e solidale verso i paesi terzi. L’eccezione è il regolamento di Dublino III. E ora si aprono altre inquietanti prospettive.
Formare un governo con i numeri del Parlamento uscito dal voto del 4 marzo è veramente difficile. La responsabilità è anche della legge elettorale. Che andrebbe rivista. Con un doppio turno che segua le linee indicate dalla Corte costituzionale.
Nessuno stato dell’Unione può far prevalere a suo piacimento le leggi interne su quelle europee. Lo sostiene la stessa Corte costituzionale tedesca. L’Italia potrebbe forse rivendicare una propria identità costituzionale sul bilancio. Ma le conviene?
Il Consiglio di stato ribadisce il divieto di istituire interi corsi in inglese, impedendo alle università italiane di competere a livello internazionale. Così le famiglie italiane spenderanno all’estero, ma gli studenti stranieri non verranno in Italia.