Com’è composto il nuovo Parlamento? FdI a parte, per tutti i partiti si riduce il numero degli eletti. Vecchi e nuovi parlamentari si equivalgono. Le pluricandidature sembrano aver assolto la loro missione di eleggere i candidati prescelti dai partiti.
Tag: pluricandidature
Pluricandidature e posizione in lista possono garantire l’elezione di un candidato. A beneficiarne sono spesso i capi dei partiti e poche altre persone decise dai vertici. Si rompe così il legame tra le realtà locali e chi dovrebbe rappresentarle.
Dal 2018, le quote di genere si applicano anche alle liste per l’elezione di Camera e Senato. L’equilibrio di genere in Parlamento è molto migliorato negli ultimi 25 anni. Ma il vizio di cercare scappatoie rimane. A destra e al centro un po’ più che a sinistra.
Il Rosatellum permette fino a cinque candidature in collegi plurinominali per la stessa persona, oltre a quella all’uninominale. In attesa di sapere quanto questa opzione verrà sfruttata dai partiti alle prossime elezioni, analizziamo l’uso che ne se fece nel 2018.
Pd, Forza Italia, M5s e Leu: tutti fanno ricorso alle pluricandidature. Se non ci sono grandi differenze nei numeri, più articolate appaiono le strategie elettorali dei partiti: dal paracadute per bocciature all’uninominale alla difesa delle candidate donne.