La spesa per la difesa dei paesi Ue è in costante crescita. Ma rimane per lo più gestita su base nazionale, con inefficienze e duplicazione di progetti e costi. Una frammentazione che la guerra in Ucraina potrebbe accentuare invece di risolvere.
Tag: Raul Caruso
L’enfasi sul contributo dei paesi europei alla Nato mette in secondo piano la vera questione. L’Europa avrebbe bisogno di una politica di integrazione realmente efficace nella difesa, che conduca anche alla razionalizzazione della spesa militare.
Si può impedire la vendita di armi ai paesi in guerra? In realtà, i trattati internazionali già prevedono molti limiti. Ma spesso lo stato, che dovrebbe esercitare i controlli, è anche produttore di armamenti, attraverso imprese di proprietà pubblica.