Dalla metà degli anni ’90 è in atto una vera e propria inversione delle fortune, con lo 0,1% più ricco della popolazione che ha visto raddoppiare la ricchezza netta media. Una disparità che rischia di cristallizzarsi, a scapito dell’uguaglianza di opportunità.
Tag: Salvatore Morelli
I dati delle dichiarazioni di successione indicano che i patrimoni ereditati non solo aumentano di valore, ma diventano sempre più concentrati nelle mani di pochi. Scende, però, il peso della tassazione su questi trasferimenti. Non è una buona notizia.
L’Italia è da sempre considerata una nazione di risparmiatori, ma il mito non corrisponde più alla realtà. Con tre mesi di blocco dell’economia, dieci milioni di italiani potrebbero non avere risparmi sufficienti per sopperire alla mancanza di reddito.
La proposta di Letta di una dote per i giovani da finanziare con un aumento delle imposte di successione riapre il dibattito sull’equità generazionale. Una proposta per evitare che patrimoni ed eredità pesino troppo sull’economia.
Cresce in Italia l’incidenza dei patrimoni e delle eredità, insieme alla loro concentrazione. Per favorire un passaggio generazionale più giusto andrebbe introdotta un’imposta progressiva sui “vantaggi ricevuti”, accompagnata da un’eredità universale.