Il divario Nord-Sud resta profondo e potrebbe diventarlo ancora di più. Alcune misure previste nella legge di bilancio non sono strutturali. Il Ponte sullo Stretto rischia di drenare risorse da altre iniziative. Su tutto aleggia l’autonomia differenziata.
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Il disegno di legge di bilancio 2025 modifica gli ambiti su cui si concentrano le agevolazioni a favore del Mezzogiorno. Fa presagire un cambio di rotta sugli incentivi agli investimenti nella Zes unica. I tasselli che mancano per un riordino efficace.
Aver creato una Zes Unica per tutto il Mezzogiorno diminuisce la reale capacità di attrarre nuovi investimenti e capitali, invece di aumentarla. Le iniziative simili che nel resto del mondo hanno avuto successo intervengono su territori molto più ristretti.
Dal 2024 il credito di imposta per il Mezzogiorno si è trasformato in una nuova misura per la Zes unica. Riguarda sempre gli investimenti effettuati nelle otto regioni meridionali, ma sono cambiati criteri e modalità di accesso e fruizione. Sarà efficace?
La Zes Unica è la principale novità del decreto Sud. Il suo Piano strategico ha la funzione di delineare e attuare la politica industriale e di sviluppo del Mezzogiorno. L’efficacia del progetto dipende da alcune condizioni e azioni di coordinamento.