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Economia verde e emergenze in lista d’attesa

In tema di energia e ambiente, il lungo elenco di interventi del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente tende a porli tutti sullo stesso piano e non permette di valutarne compiutamente la portata. A ben vedere ci sono più ombre  che luci.

Più ombre – nel campo dell’energia – che luci – nel campo dell’ambiente. Il lungo elenco di interventi tende a porli tutti sullo stesso piano e non permette di apprezzare la realizzazione o di rilevare la mancata o insoddisfacente realizzazione delle misure che sono più rilevanti. La Strategia energetica nazionale non è una vera strategia ed è difficile pensare che non possa che essere propedeutica a un vero documento programmatico futuro. Le detrazioni fiscali del 55 per cento per gli interventi residenziali fino a giugno 2013 appaiono un valido intervento: in realtà non riguardano più le sole riqualificazioni energetiche e non sono permanenti, come dovrebbero. La riforma degli incentivi alle rinnovabili elettriche con i meccanismi dirigistici introdotti hanno dato un duro colpo all’espansione del settore, gli incentivi alle rinnovabili termiche saranno comunque posti a carico della bolletta del gas. Gli interventi di liberalizzazione sul mercato del gas e dei carburanti ad oggi non hanno ancora sortito benefici tangibili per i consumatori. Segnali contraddittori sono arrivati sui casi Sulcis e Alcoa. Più in generale è mancata un’azione decisa in direzione dello sviluppo e potenziamento dell’economia verde, dei cui pregi è mancato un deciso riconoscimento da parte del governo, così come molto generico appare – sia detto per inciso – il riferimento ad essa nella cosiddetta Agenda Monti. Più significativo l’intervento nel caso Ilva e nella lotta al dissesto idrogeologico. Ma nel caso della gestione sostenibile del territorio, così come nella predisposizione di interventi nelle aree industriali ad alto inquinamento, problemi che si annunciano come le grandi emergenze degli anni a venire, saranno necessarie misure di ben maggiore portata.

Autovalutazione Governo energia e ambiente

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Dimostrare che la criminalità non paga

  1. Simona Agger

    Mi trova d’accordo con il suo articolo.
    Sono il project manager di RES-Hospitals, un progetto europeo cofinanziato dall’Agenzia EACI – programma IEE. Scopo principale: accelerare in ambito dei manager della sanità la comprensione dell’importanza di risparmio energetico e uso di FER per ospedali. Vorrei organizzare una proposta e relativa partnership per la nuova call, che scade a Maggio. Lei può essere interessato a collaborare con noi? Argomento da definire meglio, abbiamo alcune idee. Partenariato come l’attuale, ma anche arricchibile e modificabile. Possibile capofila Ministero salute, oppure Agenzia pubblica operante nella Sanità oppure … da vedere. Saluti SA

  2. Sono soddisfatto di quello che Lei fa e di come si adopera nei suoi impegni sull’energia ambientale e pulita e sull’energia alternativa,.Io partecipai esponendo le mie opere darte al convegno svoltasi nel dipartimento di Crema in Via Bramante il 25-27 settembre del 2009
    invitato dal Pro.V.Piuri e dall’ONU di Bruxells Dott.Fabio Graziosi e dall’organizzatrice Signora Dardi.Un mio caloroso complimento anche a nome della mia Fondazione internazionale accademica artistica AIANS-ONLUS,con i miei sinceri auguri nell’avvenire.Luigi centra,www.fondazionecentra.it 3395760198

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