In base ai dati del primo turno delle Primarie del centro sinistra, il grafico mostra la relazione tra la differenza di voti ottenuti da Bersani e Renzi provincia per provincia e il reddito pro-capite delle diverse province.

Primarie

Fonte: Istat e www.primarieitaliabenecomune.it.

L’asse verticale mostra la differenza tra la percentuale di voti ottenuti da Bersani e quella di Renzi. Ad esempio se Bersani ha ottenuto il 46 per cento e Renzi il 36 per cento in una provincia, il “punto” assume valore 10, se Bersani ha ottenuto il 36 per cento e Renzi il 46 per cento, assume valore -10. L’asse orizzontale mostra il pil pro-capite medio negli anni 2000-2008.
Bersani sembra avere preso più voti di Renzi soprattutto nelle province più povere, forse perchè si è presentato come un candidato che non taglierà né spesa pubblica né tasse, in linea con quanto tipicamente dichiarato nei sondaggi dalle persone con reddito più basso. La relazione è forte: la linea rossa, che interpola i vari punti, ci dice che passando da una provincia con 25.000 euro di reddito pro capite a una con 20.000 euro, il vantaggio di Bersani nei confronti di Renzi sale da poco più del 2 per cento a quasi 12 punti percentuali.

Elaborazioni dati: Davide Malacrino


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