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La scure di Trump sull’accesso alle terapie ad alto costo

Nel tentativo di trovare un equilibrio tra contenimento della spesa farmaceutica e garanzie di ritorni all’industria per la ricerca, si sono sviluppati modelli di pagamento innovativi. Messi ora a rischio dalle decisioni dell’amministrazione Usa.

La politica farmaceutica Usa a colpi di ordini esecutivi

Nel suo primo giorno di mandato, Donald Trump ha firmato la revoca iniziale di ordini esecutivi e azioni dannose (Initial Rescissions of Harmful Executive Orders and Actions), un provvedimento volto a ritirare diverse misure “profondamente impopolari, inflazionistiche, illegali e radicali” incorporate dalla precedente amministrazione in ogni agenzia e ufficio del governo federale.

Vi rientra anche l’ordine esecutivo 14087 – Riduzione dei costi dei farmaci soggetti a prescrizione per gli americani (Lowering Prescription Drug Costs for Americans).

L’ordine esecutivo 14087, firmato da Joe Biden il 14 ottobre 2022, si inseriva nel quadro dell’Inflation Reduction Act (Ira) e delineava una serie di iniziative per migliorare l’accesso ai farmaci, tra cui il sostegno a modelli di pagamento basati sul valore, e l’ampliamento del ricorso a terapie innovative per i beneficiari di Medicare e Medicaid.

Il percorso dell’Ira merita un approfondimento. Nell’agosto del 2022, l’amministrazione Biden ha promulgato una legge che introduce misure volte alla riduzione del deficit, al contenimento dell’inflazione e interventi mirati in materia di energia, fisco e sanità.

In ambito sanitario, l’Ira ha rappresentato un cambiamento significativo nella politica farmaceutica statunitense, introducendo per la prima volta un meccanismo di negoziazione dei prezzi per un gruppo di farmaci soggetti a prescrizione medica rimborsati da Medicare, il programma federale di assicurazione sanitaria destinato alle persone dai 65 anni in su e ad alcune categorie di pazienti con disabilità. La responsabilità di condurre le negoziazioni è stata conferita al Centers for Medicare & Medicaid Services (Cms), l’agenzia federale responsabile dell’amministrazione del programma.
Tra il 2023 e il 2024, il Cms ha individuato i primi dieci farmaci idonei alla negoziazione, selezionandoli sulla base di criteri stabiliti dall’Ira, tra cui l’elevata spesa per Medicare e l’assenza di alternative terapeutiche equivalenti. I prezzi negoziati, la cui entrata in vigore è prevista per il 2026, mirano a rendere i farmaci da prescrizione più accessibili e convenienti per i pazienti, mantenendo la sostenibilità di Medicare. Nell’ambito di questo processo, il Cms ha definito i maximum fair prices, ossia i prezzi massimi ritenuti equi per i farmaci selezionati, che vedono una riduzione compresa tra il 38 e il 79 per cento rispetto ai prezzi di listino originari.

L’Assistant Secretary for Planning and Evaluation (Aspe), il principale consulente del segretario del Dipartimento della salute e dei servizi umani (Hhs) degli Stati Uniti, ha pubblicato alcune stime sull’impatto previsto per circa 11 milioni di beneficiari di Medicare Part D (che copre farmaci essenziali e farmaci per malattie croniche distribuite in farmacia). Secondo l’analisi, il risparmio complessivo sarà pari a 7,2 miliardi di dollari, ovvero circa 600 dollari per iscritto.

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Negli ultimi giorni dell’amministrazione Biden, l’Hhs ha annunciato di aver selezionato altri quindici farmaci coperti da Medicare per la negoziazione dei prezzi, con entrata in vigore prevista a partire dal 2027. Sebbene la misura sia ampiamente popolare tra la maggioranza degli americani, il suo futuro appare incerto a causa dei cambiamenti amministrativi e potrebbe subire una svolta radicale con l’amministrazione Trump.

In particolare, la “Revoca iniziale di ordini esecutivi e azioni dannose” ha sollevato interrogativi sul futuro di un progetto pilota destinato a sostenere i programmi statali che coprono le terapie cellulari e geniche per pazienti affetti da patologie gravi.

Modelli di prezzo e di pagamento innovativi

In diversi paesi, inclusa l’Italia, la negoziazione dei prezzi dei farmaci e l’adozione di modelli di value-based pricing sono strumenti consolidati per bilanciare l’accesso alle innovazioni terapeutiche con la sostenibilità economica dei sistemi sanitari. Si sono così diffusi schemi di prezzo e pagamento innovativi, noti come Managed Entry Agreements (Mea), risk-sharing agreements o accordi di rimborso condizionato. Questi modelli, frutto di negoziazioni tra produttori ed enti pagatori, cercano di trovare un equilibrio tra la necessità di contenere la spesa farmaceutica e quella di garantire un adeguato ritorno sugli investimenti per l’industria, incentivando così l’innovazione.

Ecco alcuni esempi rilevanti.

  • Il payment-by-results, in cui il pagamento di un farmaco o di un dispositivo medico è subordinato al raggiungimento di uno specifico risultato clinico o performance, a livello di singoli pazienti o di popolazione. Un esempio è il Cell and Gene Therapy Access Model, introdotto dall’amministrazione Biden, che prevedeva accordi di tipo outcome-based con due produttori di terapie geniche: Bluebird Bio per Lyfgenia (lovotibeglogene) e Vertex Pharmaceuticals per Casgevy (exagamglogene). Nell’ambito di questi accordi, il pagamento era vincolato all’efficacia clinica del trattamento, misurata entro un certo intervallo di tempo su risultati specifici.
  • Il subscription model, noto anche come “modello Netflix”, prevede un pagamento fisso per un accesso illimitato a un determinato trattamento per un periodo prestabilito. Un esempio è l’accordo stipulato nel 2022 dal National Health Service (Nhs) del Regno Unito per l’antibiotico ceftazidime-avibactam: il produttore ha sottoscritto un contratto della durata di tre anni, con possibilità di estensione fino a dieci, durante i quali riceverà un pagamento annuale fisso, indipendentemente dai volumi effettivamente utilizzati dall’Nhs.
  • L’installment payment, ovvero il pagamento a rate: prevede la suddivisione del costo di un farmaco o di un trattamento in più tranche, o costanti o condizionate a verifiche di efficacia clinica nel tempo. Un esempio è il modello adottato in Italia per Kymriah tra il 2019 e il 2023, una terapia CAR-T inizialmente rimborsata in tre rate: un primo pagamento alla somministrazione e i successivi dopo sei mesi e un anno, ma solo in caso di comprovata efficacia della terapia.
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L’interesse per questi approcci innovativi non manca neanche in Europa. Nell’ambito del programma Horizon Europe, il progetto HI-PRIX (Health Innovation Next Generation payment and pricing models) ha istituito il Pay-for-Innovation Observatory, una piattaforma liberamente accessibile che raccoglie e analizza le principali esperienze internazionali in materia di modelli di prezzo e pagamento innovativi. Il database include oltre 70 tipologie di schemi adottati o proposti per diverse tecnologie sanitarie e circa 200 casi applicati in 19 paesi, offrendo uno strumento prezioso per comprendere le dinamiche attuali e le tendenze future.

L’ordine esecutivo firmato dal presidente Trump ha segnato una battuta d’arresto nelle iniziative sperimentali volte a introdurre nuovi modelli di pagamento per terapie avanzate. La revoca ha generato incertezza sulla direzione complessiva del governo federale in materia di prezzi dei farmaci da prescrizione e sollevato preoccupazioni per i beneficiari di Medicare e Medicaid, che potrebbero incontrare maggiori difficoltà nell’accesso a determinati trattamenti e un incremento dei costi diretti sui farmaci che devono assumersi per trattamenti e medicinali. Alcuni osservatori hanno evidenziato che una possibile riduzione dei ricavi per l’industria farmaceutica potrebbe incidere negativamente sugli investimenti in ricerca e sviluppo, con il rischio di rallentare il progresso scientifico e l’introduzione di nuove terapie. Tuttavia, la relazione tra la contrazione dei ricavi e la spesa in R&S non è necessariamente proporzionale, poiché è influenzata da un complesso sistema di incentivi e strategie di investimento. Ciò che appare certo è che la seconda amministrazione Trump difficilmente aumenterà la spesa sanitaria, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.

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  1. bob

    il “giovane” stato USA avrebbe bisogno come il pane di un ” pensiero illuminista di una vera Rivoluzione .”
    e non di Colt 45 e cinturoni alla cintola

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