La spesa sanitaria in Italia è inferiore a quella di altri paesi perché più basso è il nostro Pil. Senza crescita economica, le risorse per il sistema sanitario possono arrivare da un recupero dell’evasione, da un aumento delle tasse o da nuovo debito.
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Dopo la pubblicazione della Nadef, si è acceso un aspro dibattito sulle risorse da destinare alla sanità. Ma nessuno parla della vera questione: come riformare il sistema sanitario nazionale. È su questo tema che si dovrebbero chiedere risposte al governo.
Non solo l’abuso, anche il consumo moderato di alcol può essere dannoso per la salute, secondo un nuovo orientamento della ricerca medica. I dati utilizzati per affermarlo, però, sono per loro natura problematici. Ma spesso non se ne tiene conto.
Oggi l’Italia ha una grave carenza di medici in alcune discipline cruciali. Ma le soluzioni adottate in fretta e furia, sotto la pressione politico-mediatica, rischiano di non risolvere il problema attuale e di crearne uno opposto nel futuro.
Cosa pensano i cittadini del Servizio sanitario nazionale? Le percezioni non sempre coincidono con i fatti. Per esempio, non è vero che la spesa sanitaria è diminuita negli ultimi anni. Ma i giovani sono più consci delle future difficoltà di finanziamento.
La costruzione di case e ospedali della comunità è uno degli obiettivi del Pnrr. Il Def appena approvato, però, non prevede risorse per il personale. Ma come potranno erogare servizi strutture senza medici e infermieri? Il ruolo delle lobby della sanità.
Il monitoraggio del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza per il 2020 “promuove” molte regioni, segnalando in particolare miglioramenti nell’assistenza territoriale. Un risultato davvero sorprendente per l’anno della pandemia.
L’autonomia differenziata potrebbe cambiare per sempre gli equilibri tra stato e regioni, tra cittadini del nord e del sud, ma è stata preparata troppo in fretta. Riflessioni utili potrebbero arrivare dalle problematiche incontrate con la sanità.