L’ultima, geniale trovata: far assorbire Alitalia dalle Ferrovie dello Stato. Peccato non si possa. Questa operazione richiederebbe il vaglio dellAutorità antitrust nazionale e della Commissione europea, le quali non potrebbero che osservare quanto segue.
FFSS è controllata dallo Stato (è del Tesoro al 100%) e quindi il nuovo controllante di Alitalia sarebbe comunque lo Stato italiano. Questo rappresenta un problema, poiché quando nel 2001 e nel 2005 la Commissione Europea acconsentì a diversi interventi di ristrutturazione di Alitalia, pose alcune condizioni. E una di queste è che non si diano più aiuti di Stato a questa impresa. E le FFSS ricevono aiuti dal Governo; tra il 2004 e il 2006 parliamo (a parte l’Alta Velocità e a parte contributi regionali di pari entità) di oltre 1,5 miliardi di Euro l’anno: 5 volte il deficit di Alitalia
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Crediamo davvero che la Commissione vieti aiuti di Stato ad Alitalia in via diretta, ma li accetti tramite FFSS? Alitalia può essere ricapitalizzata da investitori privati (se ci sono i coraggiosi) ma non da un pezzo del nostro settore statale, né da un’impresa che riceva aiuti di Stato. Non a caso, ogni tanto si ventila il nome di Eni come salvatore di Alitalia, cosa che sarebbe probabilmente lecita, quanto devastante per l’immagine di questa impresa.
E davvero curioso come da un lato si vogliano ridurre le imposte ai cittadini ma poi si sia pronti a sperperare il loro denaro in questo modo. Capisco che possa essere frustrante per un Presidente del Consiglio scoprire di non poter fare operazioni del genere. Però, purtroppo o per fortuna dobbiamo agire allinterno delle regole europee. Speriamo che queste evitino al contribuente italiano il solito salasso.
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