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LA DISINFORMAZIONE

Repubblica del 5 febbraio riporta le dichiarazioni del Presidente Berlusconi sulle azioni del suo governo per arginare la crisi finanziaria. "Un governo che si è mosso subito e per primo… Sono stato il primo il 10 ottobre ad annunciare agli italiani che non avrebbero dovuto avere timore per i depositi che avevano nelle banche e a mettere la garanzia dello Stato contro il loro fallimento: questa nostra iniziativa è stata poi esportata in Europa… Sono riuscito a convincere Bush e i suoi collaboratori, inerti di fronte al fallimento della Lehman Brothers, che lo Stato doveva intervenire. La prima idea, la prima iniziativa, il primo spunto abbiamo l’orgoglio di dire che è venuto da noi". Giusto orgoglio, condividiamo. Ma quello che è incomprensibile è che di questa leadership mondiale non vi è traccia sulla stampa internazionale. Su Google è facile trovare link che parlano del piano Paulson (il Tarp, cioè l’acquisto degli asset "tossici"), del piano Brown (la ricapitalizzazione delle banche) o del piano Zingales (il debt-for-equity swap). Ma quando si parla di piano Berlusconi ci si riferisce al massimo al salvataggio di Alitalia. Peggio ancora, il 13 ottobre scorso, appena tre giorni dopo che Berlusconi aveva indicato al mondo la via di salvezza, i media britannici (anche quelli tradizionalmente legati ai conservatori) attribuivano il ruolo di leader e modello al loro premier, Gordon Brown.
E’ chiaro che qua ci sono solo due possibili spiegazioni. La prima è l’eccessiva modestia del nostro primo ministro, il quale ha dato di nascosto le idee giuste ai leader mondiali che le hanno fatte proprie senza ringraziarlo e citarlo. La seconda è che siamo invece di fronte ad un caso clamoroso di disinformazione. Dei media internazionali, ovviamente. Fanno dunque bene i media italiani a dare ampio risalto al Silvio’s plan.

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LA RISPOSTA DEGLI AUTORI A GIULIANO CAZZOLA

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LA RISPOSTA AI COMMENTI

19 commenti

  1. Lodi Riccardo

    La cosa più triste, non è tanto la modestia del nostro premier impegnato spesso e volentieri a dare consigli ai leader del globo, quanto la nostra stampa che passa il tempo ad incensirlo o a parlarne male, ma molto difficilmente (e uso un eufemismo), lo mettono di fronte ai suoi errori come si dovrebbe fare in un paese civile.

  2. paolo

    Purtroppo, a malincuore devo, dire che la colpa di tutto questo è indirettamente dei partiti di sinistra. Abbiamo visto, nei due ultimi governi di sinistra, che i partiti che la compongono non sono riusciti a governare pur avendo un leader come Romano Prodi. Non sono riusciti a fare uno "straccio" di legge sul conflitto d’interesse ecc. ecc.. Anche io mi unisco a quelli che dicono che abbiamo il governo che ci meritiamo e che gli italiani non sono dei cittadini, ma dei sudditi. Ora la mia speranza è rivolta a Bersani, il quale ha annunciato che si candiderà alle prossime primarie per la guida del PD. Ha notato che i militanti si stanno allontanado (era ora che qualcuno se ne accorgesse) dal partito e quindi prima di perderli.. Ho speranza!

  3. villa Alberto

    Ritengo assurdo che persone mediamente intelligenti possano ancora prestare attenzione alle allucinazioni di Berlusconi.

  4. claudio olocco

    Credo veramente si possa parlare della seconda ipotesi. Certo che ai nostri attuali governanti basta parlare, aprire la bocca per dire c….te. Che figura facciamo in giro per il mondo.

  5. luigi de marco

    Finalmente la parte "normale" del Paese incomincia ad aprire gli occhi! Aveva, ancora una volta, ragione Montanelli nel giudicare il venditore di Arcore. Addà passà a nuttata!

  6. FABIO TONIOLI

    Fosse anche vero che il Presidente Berlusconi ha avuto alcune intuizioni in merito a provvedimenti in campo economico-finanziario, anticipando con ciò misure poi prese dai principali paesi occidentali (e della qualcosa non c’é traccia nei media internazionali), la sua reputazione é tra i suoi "pari" a tale livello che probabilmente non verrebbe preso in considerazione neanche nel caso i suoi suggerimenti fossero effettivamente degni di interesse. E’ il risultato di anni di atteggiamenti e di battute da "Bar Sport" , che ha fatto sì che il nostro Premier – purtroppo per il Paese – venga considerato poco più di un guitto dall’ego smisurato.

  7. gabripd

    Ce ne vorrebbero 3 milioni di parole per commentare la disinformazione che il cavaliere ha distribuito a piene mani fino ad ora. Ovviamente tale pratica ha un suo obiettivo totalmente ad uso interno, praticato per via circolare attraverso una totale assenza di critica nel servizio pubblico televisivo e un appoggio incondizionato da parte delle tv di sua proprietà. Chi vede la politica italiana dall’esterno non può rimanere indifferente di fronte alle affermazioni di un premier che dimostra tutto il suo provincialismo politico, ma si sa, non sono i cittadini europei che debbono votarlo. Per sua fortuna.

  8. Luciano

    Grazie per la precisazione, sono rimasto esterrefatto leggendo quell’articolo di Repubblica che sembra essere scritto da una macchina e non da un giornalista in carne ed ossa (questi commenti di Panunzi non dovevano gia’ essere su Repubblica? Neanche fosse il giornale di casa…) In ogni caso l’unica cosa che si puo’ riconoscere a Berlusconi in questi tempi difficili e’ di avere tempestivamente compreso le sfide future del suo impero mediatico e di essersi subito dato da fare. Cosa che sarebbe lodevole se fosse solo un imprenditore e non anche il Presidente del Consiglio.

  9. ziubelu

    Scusate, perché sempre a pensar male? La prova della riconoscenza degli americani per i preziosi consigli dati a Bush è evidente: il prestito (e forse anche qualcosina di più) di David Beckham!

  10. Miriam

    Dobbiamo solo ricordarci che Berlusconi è stato scelto, con ampia maggioranza, dal popolo italiano. Quindi o è semplicemente espressione di quello che la maggioranza di noi è, o pochi di noi hanno in mente il reale valore del quarto potere, quello dei Media. Tutti gli altri commenti per me sono secondari!

  11. giuseppe faricella

    L’articolo è divertentissimo nel suo realistico sarcasmo. Per il resto, che dire? L’unica cosa che mi viene in mente è ringraziare il bicamerale D’Alema del periodo 1996/1998, quando – probabilmente – qualcosa poteva ancora essere fatta in tema di regolamentazione dei mezzi di comunicazione in Italia.

  12. Luigi Pistis

    Il commento è molto semplice: Berlusconi verrà ricordato come il più grande giullare dell’economia attivo tra i secoli 20 e 21.

  13. Giovanni

    Quando Berlusconi disse questo in conferenza stampa nessun giornalista chiese nulla in merito né nei giorni successivi ne scrissero mi pare. Ad ogni modo meglio tardi, ma è bene che se ne parli.

  14. raffaele

    Nient’altro da aggiungere.

  15. ADAMOLLI ARDUINO

    Gentile redazione e’ da tempo che seguo i vostri articoli e vi ringrazio per la grande obiettivita’ che vi contraddistingue. Nello specifico e non e’ la prima volta e non sara’ nenanche l’ultima che il Cav Burlosconi si fa bello con le piume degli altri. Del resto basta seguire i percorsi che hanno fatto lui ed il suo ministro per l’economia Tremonti per capire quante volte hanno detto tutto ed il contrario di tutto. Non posso non dimenticare l’avversione di Tremonti & Co Lega in testa, nei confronti dell’Euro e cosa non hanno fatto e non hanno voluto fare per evitare le speculazioni che oggi ci hanno portato a questa situazione dove l’Euro e’ piu’ pari alle vecchie mille lire che non alle 1936,37 del cambio ufficiale. Pero’ oggi dicono guai se non ci fosse stato l’Euro! Ma si sa nel tempo la percezione ed il ricordo di queste cose si perdono nell’oblio ovvero nella necessita’ di far fronte alle esigenze quotidiane. Ci sarebbe molto da dire anche sui reventi provvedimenti anticrisi che a me sembrano piu’ una presa in giro che qualcosa di utile per le gente.

  16. Alessio

    Che tristezza. Non so se ridere (a crepapelle) o se piangere (più probabile se penso al futuro).

  17. Aram Megighian

    Esiste una ancor più ovvia spiegazione: il Signor Berlusconi è il miglior piazzista del mondo, e si impegna così tanto nel "vendere" le sue cose che alla fine ci crede anche lui. Non sono mie parole, ma quelle di Indro Montanelli nella famosa intervista con Enzo Biagi, rivedibile da tutti su YouTube. Il problema è che, indipendentemente dalle opinioni politiche, l’Italia ha bisogno di essere governata da un politico puro, e non da un piazzista. Il politico puro deve avere delle idee sue e non delle idee costruite su quanto vuole la gente. La natura "artificiale" delle proposte del nostro capo di Governo (e dei suoi Ministri) si osserva immediatamente quando è sottoposto al contradditorio. Non è nuovo infatti a perdere facilmente le staffe (cosa non da politico di razza) come si può osservare facilmente nella famosa seduta del Parlamento europeo (YouTube) o in interviste da lui considerate di parte. Non sono da meno i suoi Ministri (YouTube, intervista di S.Sakur della BBC a Frattini).

  18. Massimo GIANNINI

    Che ci sia disinformazione è ormai assodato. Ma non sono convinto che gli italiani lo abbiano votato, più volte, solo perché disinformati. Errare è umano, perseverare è diabolico. Bisogna quindi intervenire non solo sull’informazione ma anche sul modo di fare, ragionare, cultura degli italiani. Come si spiega il fatto che quando uno dice corbellerie cosi’ grosse non c’è mai uno che gli dice: sono cavolate, e gli tira una scarpa?

  19. Attilio Di Pasquale

    Una possibile ma molto azzardata soluzione: il fondo monetario internazionale autorizza tutte le nazioni a stampare moneta (es.3% del PIL) contemporaneamente, investendo in modo autonomo per tutte le nazioni, creando posti di lavoro e fiducia. La contemporaneità e la generalizazzione elimina tutte le controndicazioni dello stampare moneta mantenendo solo i vantaggi nolla sovranità decisionale degli stati.

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