La Commissione per la garanzia dellinformazione statistica (CoGIS), in quanto istituzionalmente deputata a svolgere funzioni di vigilanza anche sulla correttezza e sullaccuratezza della diffusione dellinformazione statistica ufficiale, a fronte delle polemiche che stanno sviluppandosi attorno ad essa, è costretta ad evidenziare alcune inesattezze apparse recentemente sulla stampa e riguardanti il livello di disoccupazione presente nel nostro Paese.
Lobiettivo di questo intervento è quello di evitare che lutilizzatore, a vario titolo, di dati riferiti al mercato del lavoro, nel trarre conclusioni dalle cifre riportate dai giornali, possa essere indotto ad errori di valutazione Al riguardo la Commissione vuole precisare che lindagine sulle Forze di Lavoro da cui scaturisce il dato sulla disoccupazione viene effettuata dallIstat con cadenza trimestrale, coerentemente con quanto avviene negli altri Paesi europei. Ciò vale in particolare sia per le informazioni rilevate dal questionario somministrato agli intervistati, sia per le modalità di estrazione dei soggetti da sottoporre all intervista (la strategia campionaria utilizzata).
A questo proposito e molto sinteticamente data la complessità del disegno campionario dellindagine si sottolinea anche che attualmente la rilevazione, in Italia, riguarda, ogni trimestre, 76mila famiglie su ciascuna delle quali vengono rilevate le informazioni di ogni suo componente per un totale di circa 175mila individui. Relativamente in particolare alle persone in cerca di occupazione termine tecnicamente corretto per designare la disoccupazione in quanto include oltre ai disoccupati anche le persone in cerca di prima occupazione linevitabile errore commesso in ogni indagine campionaria, cioè lapprossimazione che si introduce calcolando, sulla base di un campione, il dato relativo a tutta la popolazione italiana, è valutato intorno all1,5%. Si tratta di un possibile scarto in più o meno di, al più, 30mila disoccupati su un valore stimato, per il primo trimestre 2009, di 1,982 milioni.
La Commissione ricorda altresì di avere più volte richiamato lattenzione degli uffici di statistica sullesigenza di fornire ampi e dettagliati chiarimenti sui dati comunicati alla stampa, la cui tecnicità può dare luogo ad interpretazioni non coerenti con il significato e la portata dei dati stessi, specie ove riportati in modo parziale.
Commissione per la Garanzia dellInformazione Statistica, 6 luglio 2009
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