Mio amato Presidente, nel giorno del dolore
Mi è dobbligo avvertirla che temo un traditore
Colui che la difende nellaule di giustizia
Dimostra ultimamente stolidità e imperizia
A praticar melina grandissimo campione
Che punta dritto dritto alla mera prescrizione
Ma se deve trovare argomenti per la Corte
Gli escon solo frasi che han le gambe corte
Lui spesso si cimenta a scriver nuove leggi
Vincere in aula è facile se hai tutti quei seggi
Ma poi cè qualche inghippo e proprio sul più bello
Gli bocciano il giocattolo, ripassi al nuovo Appello.
Il primus super pares addotto a sua difesa,
che dirlo ai magistrati è bestemmiare in chiesa
E quando lha chiamata utilizzator finale
Sperando che la grana svaporasse nel banale!
Se può lui va da Vespa e lancia i propri strali
Nel dare sulla voce non ha proprio rivali
Sa dir cose tremende guardandoti nel viso
Ti chiedi come faccia a mantenere quel sorriso
Or che non ha più lo scudo dellAngelino Alfano
Dovrà passare spesso dalle parti di MIlano
E allora il mio consiglio, si trovi un avvocato
Con la battuta pronta, ma che abbia anche studiato.
Potemkin
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Lascia un commento