E’ durata lo spazio di un mattino la favola bella della riforma tributaria, subito scambiata, in forza delle dichiarazioni del Presidente Berlusconi,  per una riduzione del carico fiscale. Il Ministro Tremonti è dovuto precipitosamente intervenire per  rinviare a data da destinarsi ogni ipotesi di sgravi, scatenando una mezza rivolta all’interno del suo partito. 
A questo punto, ringrazio degli stimolanti commenti ricevuti , ma conviene rinviare ogni approfondimento a quando verranno formulate dal Governo proposte serie. Solo un’osservazione. Meglio se non ci fossero state confusioni fin dall’inizio, resta tuttavia il fatto che gli  equivoci risultano ora eliminati. Ci si può quindi  dedicare a  elaborare analisi e proposte  nel contesto corretto, quello che configura  una nuova struttura del  sistema tributario a parità di pressione complessiva. E tra le varie analisi  e proposte, ci possono ben essere quelle che riguardano le riduzioni del prelievo  quando si riterrà possibile conceder e che se da una parte le.
Personalmente ribadisco la mia duplice  convinzione:  che non è il caso di alimentare attese di riforme radicali; e che conviene partire dalla questione della imposizione immobiliare, intimamente legata a quella della finanza comunale, dove è urgente pensare a come rimediare al misfatto dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa.

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Per un fisco più giusto tassare il capitale
Leggi anche:  È sempre tempo di concordato in Italia