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Autore: Gilberto Muraro Pagina 1 di 6

muraro Professore emerito di Scienza delle Finanze, Università di Padova. Note Biografiche: Nato 1939, Laurea in Economia e Commercio, Università Ca’ Foscari di Venezia, MSc in Economics University of York ( UK), ricerche a Cambridge e a Berkeley .E’ socio di varie Accademie ( Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Accademia Galileiana; Accademia Olimpica e Accademia dei Concordi). E’ stato: Rettore dell’Università di Padova; presidente dell’Associazione Italiana di Economia Sanitaria e della Società Italiana di Economia Pubblica; vicepresidente del Consiglio superiore di sanità; presidente del Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche; presidente della Commissione tecnica per la finanza pubblica; presidente del Nucleo di Valutazione nelle Università di Bologna, Macerata e Venezia;direttore del Criep ( centro di ricerca interuniversitario sull’economia pubblica); direttore della rivista “Politiche sanitarie”.

Tre punti oscuri della Gestione separata Inps

Tre casi in cui la Gestione separata Inps tradisce i principi del sistema contributivo, a danno del pensionato. Riguardano il coefficiente moltiplicativo dei contributi, la richiesta di rimborsi per quelli versati in eccesso, il successivo aggiornamento delle pensioni per chi continua a lavorare.

Buone notizie, non c’è la proroga degli sfratti

La mancata proroga degli sfratti è un fatto positivo, poiché sana ingiustizie prolungate a danno dei proprietari e ripristina l’affidabilità dei contratti. È anche così che si stimolano gli investimenti nel settore delle locazioni urbane. Numeri in libertà sugli inquilini in stato di bisogno.

Rc auto: bonus-malus uguale per tutti

Le polizze Rc auto sono più care al Sud, dove gli incidenti sono più frequenti. Se è accettabile per la prima polizza, non lo è per quelle successive. Che dovrebbero tener conto solo del comportamento individuale, con tariffario bonus-malus uniforme in tutto il paese. Un aiuto alla guida corretta.

Pensioni alte: maneggiare con cautela

Il contributo di solidarietà sulle pensioni alte si scontra con i principi di non discriminazione e non retroattività delle leggi, ma l’emergenza, come in altre occasioni, potrebbe giustificare queste violazioni. Un’alternativa sarebbe una manovra generalizzata quale l’eurotassa del 1997.

Riforma tributaria: cambia poco, ma in meglio

Con la delega fiscale appena approvata dal parlamento, l’architettura del sistema tributario non cambia molto, ma si tratta comunque di un insieme di passi avanti significativi e migliorativi, nel merito e nel metodo del rapporto tra Stato e contribuente. Sempre che sia attuato.

La battaglia da fare contro la corruzione

Perché in Italia la corruzione è più alta rispetto agli altri paesi occidentali? Oltre alla malavita organizzata, le cause sono da ricercare in altri fattori, altrettanto importanti. Più che una battaglia specifica ne serve una generale, per un più alto livello di efficienza e di etica nello Stato.

Se i comuni ignorano la riforma del catasto

Positiva la riforma del catasto appena approvata, benché si prevedano cinque anni per il suo completamento. I comuni farebbero meglio ad accelerarne l’applicazione anziché spremere i contribuenti in base alle vecchie regole. Il caso di Roma e la valanga di ricorsi che renderà deludente il gettito.

Gli italiani preferiscono un Parlamento di eletti

La legge elettorale frutto dell’accordo Renzi-Berlusconi può restituire agli elettori il diritto di esprimere una preferenza senza ricadere nelle esperienze del passato. E poi per anni si è parlato della necessità di un Parlamento di eletti al posto degli attuali nominati.

Quel che resta da discutere sulla legge elettorale

La proposta di legge elettorale uscita dall’incontro Renzi-Berlusconi si discosta dal modello spagnolo e si dirige verso un proporzionale con premio di maggioranza o doppio turno di coalizione. Ma rimangono tre punti delicati.

Perché il proporzionale non è da buttare

Il federalismo fa sì che il sistema elettorale più corretto sia il proporzionale, perché sui grandi temi di competenza del Parlamento tutti i voti devono contare, non solo le maggioranze locali. La governabilità si può garantire attraverso sbarramento e premio di maggioranza limitato e variabile.

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