La redazione de lavoce.info, rattristata dalla scomparsa di Luigi Spaventa -fin dall’inizio collaboratore di questo sito– si stringe attorno alla famiglia dell’amico e collega.
Questa è lavoce.info ridisegnata e aggiornata tecnicamente con funzionalità nuove e più user friendly. Il sito ha compiuto dieci anni il 4 luglio scorso e in quell’occasione avevamo promesso il rinnovamento che vedete. Speriamo che vi piaccia. Segnalateci eventuali problemi (graditi anche suggerimenti su ritocchi) a info@lavoce.info Abbiamo atteso questo momento per chiedervi, come di consueto sul finire dell’anno e all’inizio dell’anno nuovo, di contribuire a finanziare un’impresa che ha le donazioni dei lettori come risorsa indispensabile.
Poiché il sito è migrato -con problemi complessi- su una nuova piattaforma tecnologica, in queste pagine non troverete, per qualche tempo, tutto quanto abbiamo pubblicato ma soltanto gli articoli dal 5 luglio 2012 a oggi. Potete comunque accedere all’archivio dei dieci anni dal tasto lavoce 1.0 in alto sulla pagina. Questo imponente materiale nei prossimi mesi verrà gradualmente messo a disposizione dei lettori attraverso una nuova modalità.
Ciò che non cambia è l’impegno della redazione e dei collaboratori nell’intervenire nel dibattito pubblico sui grandi temi economici e sociali con analisi indipendenti e documentate di fatti, dati e notizie. Denunciando il massacro della Legge finanziaria operato dal Parlamento con un Governo gravemente compiacente.
Torneremo a votare con il “porcellum”, in barba alla necessità di migliorare la qualità dei politici con liste non decise dai vertici di partito. Cecano di porvi rimedio le primarie e le parlamentarie. I due sistemi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno pregi, difetti e limiti. Eppure sono un tentativo di selezione dei candidati. Nulla di ciò, purtroppo (per tutto il paese), nel centrodestra dove il capo fa, disfa e rifà.
Con la crisi economica aumentano i crimini. Non gli atti di violenza ma le attività che hanno come obiettivo il denaro, a partire dai furti. Paradosso: nelle regioni con forte presenza di criminalità organizzata il fenomeno è meno evidente. Le cosche difendono il loro monopolio dell’illegalità.
Una differenza tra la Depressione del ’29 e la Grande crisi di questi anni? Come mostra il grafico che pubblichiamo, i super-ricchi negli Stati Uniti (0,1 per cento più ricco della popolazione) nel primo caso videro i loro redditi intaccati in modo permanente, ai giorni nostri invece risalgono la china in brevissimo tempo. E i divari sono aumentati perché le tasse sui ricchi sono calate. Niente d’inevitabile dunque.
Qualche giorno fa abbiamo espresso fondate preoccupazioni sull’architettura dell’operazione di cessione del 4,5 per cento di Assicurazioni Generali da Banca d’Italia al Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti. Ora il Governatore Visco ha chiarito che il pacchetto andrà gradualmente sul mercato. Bene. Salvo qualche dubbio che rimane sulle vere intenzioni del Tesoro e di Cdp.
Un augurio di buone feste e felice 2013 a tutti i lettori. Chi passerà sicuramente delle ottime vacanze saranno i calciatori della serie A, chiusa per ferie proprio mentre gli italiani avrebbero più tempo libero per seguirli. Meglio la serie B, che scende in campo regolarmente.
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Mauro Scarfone
Un ricordo di Luigi Spaventa: nel ’94 partecipai a una cena di sostegno alla sfortunata candidatura di Spaventa e lasciai un contributo alle spese. 15 giorni dopo le elezioni, mi arrivò per posta un rendiconto delle spese per la campagna elettorale, da cui risultava un avanzo, e il prof. m’informava che, col mio permesso, l’avanzo sarebbe stato devoluto in beneficienza. La sua candidatura, da alcuni sospettata di faciloneria ed arroganza, fu invece un atto di servizio da cui politici di lungo corso erano rifuggiti per pavidità. Alla volgare affermazione di Berlusconi “non ha mai vinto una Coppa dei Campioni” rispondo dopo vent’anni che 1) neanche lui l’ha vinta, bensì i suoi soldi e i suoi giocatori e 2) che Spaventa vinse un campionato assai più impegnativo, partecipando all’unico serio sforzo di fare politica economica in questo paese (e, per gli appassionati di teoria, mise fine alla controversia sul capitale e quindi alla supposta Equità della distribuzione del reddito). Spero che i giornali gli dedichino nei prossimi giorni uno spazio ben maggiore di quello che gli hanno dedicato oggi.