I lavoratori anziani passano al part-time e l’impresa assume giovani: è la staffetta generazionale proposta dal Governo Letta per rispondere alla disoccupazione giovanile. Ma esiste già da anni in diverse regioni e non ha dato risultati perchè lavoratori giovani e anziani sono spesso complentari piuttosto che sostituibili tra di loro. Se gli anziani vogliono aiutare i giovani, bene che chi è andato in pensione presto e avendo ricevuto rendimenti molto alti dai propri contributi rinunci a parte della propria pensione a favore di una riduzione delle tasse sul lavoro.
Con i consumi al palo, meglio evitare l’aumento dell’Iva al 22 per cento previsto per il 1° luglio. A condizione che si recuperi tagliando la spesa pubblica. Se invece si alzassero le accise sul carburante per evitare l’aumento dell’Iva gli effetti risulterebbero ancora peggiori. Il Governo si è dato 100 giorni per riformare l’Imu: rimangono 93 giorni. Bene se sarà un’Imu più progressiva rispetto alla formulazione attuale. Perché l’Irpef negli anni ha perso molta della sua progressività con il risultato che i ricchi sono sempre più ricchi. In piena crisi economica.
Valutazione: è il tema che accomuna i problemi che il nuovo ministro dell’istruzione ha ereditato dal predecessore. Il primo è l’utilizzo dei risultati della valutazione della ricerca, a fine giugno. Il secondo è quello degli esiti delle abilitazioni per professore universitario. Terzo, la piena attuazione del regolamento del sistema di valutazione delle scuole. Infine -ma non è poco- le assunzioni degli insegnanti precari.
Sono intorno al 40 per cento del totale i pagamenti che gli italiani fanno con carte di credito e bancomat. Ancora pochi rispetto ad altri paesi. Eppure banche e Governo avrebbero modo di incentivare l’uso della moneta di plastica che rende più difficile l’evasione fiscale.
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