Le politiche incentrate sulla legalità si dimostrano strumenti utili per migliorare l’efficienza aziendale e ridurre le disuguaglianze economiche regionali. L’esempio del rating di legalità, che premia imprese che seguono criteri di etica e trasparenza.
L’analisi
La promozione della legalità e della produttività è una questione centrale nelle economie moderne. In un recente lavoro, esaminiamo le implicazioni di una politica pubblica che mira a raggiungere questi obiettivi attraverso l’adozione del cosiddetto rating di legalità, introdotto in Italia nel 2012. Il rating riduce l’incertezza del rischio aziendale eliminando l’asimmetria informativa tra le aziende che adottano buone pratiche legali, fiscali ed etiche e il sistema creditizio.
Il rating di legalità in Italia è una certificazione che premia imprese trasparenti ed etiche. Le aziende devono rispettare vari criteri: conformità legale e fiscale, trasparenza finanziaria, etica, rispetto dei contratti e assenza di attività illecite. Il punteggio viene assegnato in base al rispetto di questi criteri, migliorando reputazione e fiducia aziendale.
Nell’analisi condotta, abbiamo abbinato le aziende le cui pratiche legali ed etiche sono state certificate dal governo italiano, tramite l’assegnazione del rating, con un campione di aziende non certificate. Abbiano inoltre applicato recenti progressi nell’analisi di frontiera non parametrica per valutarne le performance economiche. I risultati mostrano una relazione positiva tra il rating di legalità e l’efficienza produttiva delle aziende.
Dal punto di vista metodologico, abbiamo selezionato un insieme completo di aziende che hanno ricevuto un punteggio di legalità nei primi anni di applicazione della legge da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e le abbiamo abbinate con un campione di aziende non valutate con caratteristiche simili in termini di area geografica, settore e dimensioni. Il periodo considerato va dal 2011 al 2017. Successivamente, abbiamo applicato un approccio robusto a due stadi per indagare il meccanismo di trasmissione attraverso cui sia il rating di legalità, valutato come indicatore di rischio aziendale, sia il debito a lungo termine, utilizzato come proxy per l’abilità dell’azienda di accedere al credito, possono influenzare le performance aziendali.
I risultati
Come si può vedere dalla figura 1, i nostri risultati indicano che le aziende premiate con il rating di legalità mostrano una maggiore efficienza, soprattutto nei settori manifatturiero, delle costruzioni e del commercio al dettaglio già prima di ottenere il riconoscimento.
Questo contraddice l’opinione comune secondo cui le aziende che eludono il rispetto delle normative legali ottengono maggiori guadagni perché riducono i costi di conformità alle norme. Al contrario, i nostri risultati supportano l’idea che esista una relazione positiva tra legalità ed efficienza per motivi legati a una riduzione dei rischi finanziari, legali e fiscali che portano, a loro volta, a minori shock negativi per le aziende solide. Inoltre, le aziende con il rating di legalità guadagnano una migliore reputazione nell’ambiente economico, che aiuta a stabilire relazioni più affidabili con investitori e clienti. Le aziende che garantiscono standard più elevati di responsabilità sociale d’impresa possono offrire migliori ambienti di lavoro che, a loro volta, attirano lavoratori più qualificati e produttivi. Abbiamo poi dimostrato che la divulgazione di informazioni certificate tramite il rating facilita le aziende nell’accesso al credito bancario, consentendo loro di effettuare maggiori investimenti produttivi che si traducono in un livello di efficienza più elevato. Questo è vero anche per le imprese sane, ma meno efficienti. Il rating di legalità consente, infatti, non solo di migliorare la loro produttività, ma anche di convergere verso gli stessi livelli delle aziende più efficienti.
Figura 1 – Efficienza media delle imprese con e senza il rating di legalità per settore produttivo
Dunque, l’adozione di politiche che riducono l’incertezza del sistema creditizio riguardo al rischio aziendale permette alle aziende sane di aumentare gli investimenti e la produttività. Allo stesso tempo, le aziende meno produttive possono colmare il gap. Ciò ha implicazioni anche a livello regionale. Come si può evincere dalla figura 2, esiste, infatti, una relazione positiva tra una minore incertezza sul rischio aziendale e la convergenza interregionale nella produttività delle aziende sane.
Figura 2 – Efficienza media delle imprese con e senza il rating di legalità per area geografica
Questi risultati sottolineano l’importanza di politiche pubbliche che promuovano la legalità come strumento efficace per migliorare l’efficienza delle imprese e ridurre le disuguaglianze regionali nell’accesso al credito, come evidenziato nella figura 3.
Figura 3 – Debito a lungo termine medio delle imprese con e senza il rating di legalità per area geografica
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Savino
In Italia questo suggerimento non viene mai seguito.
davide445
Ammetto di avere letto solo l’inizio dell’articolo, ma mi chiedo quanto sia rappresentativo il campione.
I comportamenti illegali finiscono ben poco nei bilanci, quindi si le aziende con certificazione hanno mediamente performance migliori rispetto alle altre (magari perché semplicemente sono più strutturate, elemento che tra tanti altri fattori finisce per portarle ad aggiungere questa ad altre certificazioni che sicuramente hanno), ma le performance di quelle che usano pratiche illegali non sono nel campione.