Lavoce in 3 passi è la nuova iniziativa mensile de lavoce.info. Tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

Il 1989 non è solo l’anno della caduta del muro di Berlino, è anche quello in cui viene proposto per la prima volta il concetto di world wide web. Inizia allora la storia di Internet e di quello che in poco tempo sarebbe diventato il mondo digitale che oggi pervade le nostre vite. È un mondo caratterizzato da continua innovazione, con la creazione e il miglioramento a ritmi incessanti di prodotti e servizi. E seppure i sentieri di crescita di social network e motori di ricerca appaiono diversi, con livelli di concentrazione più o meno alti, una volta che una piattaforma raggiunge un sufficiente vantaggio rispetto alle altre, le esternalità di rete – ovvero il numero degli utenti e i dati che rilasciano in ogni passaggio – ne autoalimentano la crescita, rendendo la posizione di leadership difficilmente contendibile. Cosicché chi è grande diventa ancora più grande. Le autorità antitrust incontrano difficoltà oggettive a svolgere il loro ruolo in questo campo secondo i canoni tradizionali, mentre le big tech hanno strumenti per aggirare prescrizioni e impegni. Anche il più efficace Dma europeo non riesce a tenere il passo rispetto all’avanzare delle tecnologie, a cominciare dall’IA. Al di là delle questioni strettamente economiche, poi, ci sono altri ambiti toccati dalla concentrazione di potere nel digitale – dalla cultura all’informazione, alla sfera politico-democratica: chiamano in causa le scelte della politica.

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