Per tagliare gli sprechi bisogna partire dai costi della politica e della pubblica amministrazione, che continuano a lievitare. Ogni settimana troverete su lavoce.info una nuova puntata di un’inchiesta tra i conti del Palazzo. Cominciamo dalla Camera dei deputati, che costa due volte e mezzo la House of Commons e ha aumentato nel 2013 le proprie spese del 10 per cento.
Bene che alla prossima riunione la Bce abbassi i tassi e sostenga le banche che finanziano le piccole imprese per scongiurare il rischio di una lunga deflazione alla giapponese. Non dimenticando comunque che l’austerità eccessiva soprattutto nei paesi del Sud-Europa è frutto di politiche che si sono per anni disinteressate della crescita sostenibile, accumulando grandi debiti pubblici e privati.
È ora di metter fine al perverso assetto proprietario di Banca d’Italia, di cui sono storicamente azioniste le grandi banche. Che sperano di guadagnare bene dalla cessione delle loro quote allo stato. Ma non è tempo di regali e occorre fare ragionamenti e calcoli corretti: quelle partecipazioni non valgono praticamente nulla. Una montagna di crediti deteriorati appesantisce le banche e stringe sempre più il rubinetto dei finanziamenti alle imprese. Perché non pensare a una società alla quale trasferire tutte le sofferenze?
È emblematica di come non si deve più gestire una squadra di calcio la vicenda della cessione dell’Inter a Thohir. I profitti col pallone sono possibili. E vari club li fanno.
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Piero
La banca d’Italia è dello stato, quindi le quote di partecipazioni in essa non sono disponibili dalle banche ma lo saranno disponibili per lo stato, va bene l’idea che esse vengano utilizzate per fare una bad bank che raccoglie tutti i crediti deteriorati delle banche, non dobbiamo nemmeno avere il permesso della Merkel, perché non lo fanno? Incapacità o mancanza di volontà? Qui penso, a differenza di un commento su un’altro articolo, si tratta di incapacità, noi stiamo assistendo ad uno spettacolo teatrale, pensate l’Italia sta bruciando, altri paesi si stanno arricchendo, i nostri politici attuali stanno recitando, “abbiamo superato la crisi, domani ci aspetta un mondo migliore”, ad onore del vero, posso dire che questo governo un po’ di ottimismo lo ha esternato, in fin dei conti è cessato il fenomeno dei suicidi per motivi economici inaugurato dal governo Monti, ma la sostanza non è cambiata, oggi si sta guardando come fare quadrare i conti dello stato, strozzando l’economia reale.