A quasi otto mesi dal suo insediamento, il Governo Letta continua a vagolare nel buio. Ha 15 mesi a disposizione per cambiare passo e permettere al paese di agganiciare la ripresa. Ecco i provvedimenti da attuare subito, nel giro di tre mesi e di sei mesi in una serie di schede scritte dai redattori de lavoce.info e raccolte in un Dossier. Altri interventi nei prossimi giorni.
Il finanziamento pubblico dei partiti non è stato abolito. Costerà ai contribuenti poco meno di prima. E molti punti devono essere affrontati se non si vuole correre il rischio di vedere politici catturati dai loro finanziatori.
Adesso il risparmio che si affida alla banca corre maggiori rischi. Perché l’Unione bancaria dell’Eurozona avrà, tra i meccanismi previsti per le crisi, una ristrutturazione del debito che graverà sui piccoli investitori come sui grandi. Eppure le nostre banche continuano a piazzare al pubblico obbligazioni strutturate complesse, opache, ad alto rischio. E la Consob non richiede loro almeno un po’ più di trasparenza e chiarezza.
L’Invalsi decapitato del suo vertice preoccupa chi è attento al mondo della scuola. È grazie alle sue rilevazioni, infatti, che si è cominciato a esprimere opinioni informate sul sistema educativo.
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Piero
Oggi Letta ha raccontato la stessa storia raccontata per due volte da Monti, il prossimo anno vi sarà la ripresa, più 1% nel 2014 e più 2% nel 2015, dove avrà letto questi dati, sicuramente e’ strategia politica per illudere gli italiani, che pensano che il futuro sia migliore del presente, la strategia per Letta e’ mangiare il panettone anche nel 2015.
Non penso che questa strategia possa riuscire, gli italiani, tutti, hanno capito e penso che si stiano svegliando, mi meraviglia che solo pochi pubblicisti economici stiano denunciando i fatti e sono critici con l’attuale governo ( vedi il Prof. Perotti).