Magari nel 2000 fossimo davvero arrivati a un rapporto indebitamento netto/Pil dello 0,8%! (è questo, e non 0,4%, il dato che si desume dalla nuova serie Istat pubblicata il 1° marzo). In realtà in quellanno cè stato lincasso straordinario della vendita delle licenze Umts (13,8 miliardi di euro). Escludendo – come è corretto fare – tale voce, il rapporto nel 2000 è pari al 2%. Lanno successivo, nel 2001, è salito al 3,1%. Si tratta sempre un bellincremento in un solo anno (1,1 punti), ma è molto inferiore a quello che si ricava dallesame dei dati non corretti.
La serie completa è nella tabella.
Piuttosto, per giudicare le performance della politica di bilancio, è più utile concentrarsi sul saldo primario (che esclude la spesa per interessi, che non dipende dalle scelte del governo in carica e che come si vede dalla tabella è molto diminuita nellultimo decennio, grazie alla diminuzione dei tassi internazionali e alleuro). Il saldo primario è anche la variabile cruciale (insieme con il tasso di interesse e il tasso di crescita del Pil) per determinare la dinamica del rapporto tra stock del debito e Pil.
Tabella- Indicatori di finanza pubblica – Nuova serie Istat
1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
Indebitamento netto | -9,1 | -7,4 | -7,0 | -2,7 | -2,8 | -1,7 | -2,0 | -3,1 | -2,9 | -3,4 | -3,4 | -4,1 |
Interessi | 11,4 | 11,6 | 11,5 | 9,3 | 7,9 | 6,6 | 6,3 | 6,3 | 5,5 | 5,1 | 4,7 | 4,6 |
Avanzo primario | 2,3 | 4,2 | 4,6 | 6,6 | 5,1 | 4,9 | 4,3 | 3,2 | 2,7 | 1,7 | 1,3 | 0,5 |
Il saldo primario nella seconda metà degli anni 90 è sempre oscillato tra il 4 e il 5 per cento del Pil (con la punta eccezionale del 1997, lanno delleurotassa, quando ha toccato un massimo al 6,6 per cento). Nel 2000 era ancora al 4,3 per cento. A partire dal 2001 lavanzo ha iniziato a contrarsi, a un ritmo compreso tra mezzo punto e un punto di Pil lanno, che ne ha prodotto il sostanziale azzeramento nel 2005. Insomma, nel 2001 è iniziato il deterioramento dellavanzo primario, ma negli anni successivi le cose sono andate sempre peggio.
A cosa è dovuto il peggioramento dellavanzo primario? Allandamento della spesa corrente primaria (al netto degli interessi) e della pressione fiscale. (Non sono importanti la spesa in conto capitale e le entrate non fiscali, che in tutto il periodo oscillano entrambe tra il 3,5 e il 4,5 per cento del Pil, senza mostrare alcun trend significativo). Per entrambe il 2005 è un anno record: fa segnare per il periodo 1994-2005 il livello più elevato della spesa corrente e quello più basso delle entrate fiscali.
La spesa è ritornata nellarco di un decennio allo stesso livello del 1993 (39,9 per cento nel 2005, 39,8 per cento nel 1993). La crescita si è concentrata nel periodo 2001-2005: rispetto al 2000 la quota della spesa corrente primaria è oggi più alta di 2,6 punti di Pil.
Il deterioramento delle entrate, trascurando il picco del 1997, è concentrato in tre anni, tra il 1999 e il 2002, quando la pressione fiscale è diminuita di 1,5 punti, fino al 40,8%. Gli anni successivi, con leccezione del 2003 contrassegnato da entrate straordinarie, hanno visto soltanto una stabilizzazione della tendenza, fino al 40,6% registrato nel 2005.
Tabella – Spesa pubblica e pressione fiscale (Nuova serie Istat)
1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | |
Spesa corrente | 38,9 | 36,7 | 37,4 | 37,7 | 37,3 | 37,6 | 37,3 | 37,6 | 38,3 | 39,1 | 39,3 | 39,9 |
Pressione fiscale | 40,8 | 41,2 | 41,6 | 43,7 | 42,3 | 42,4 | 41,6 | 41,3 | 40,8 | 41,4 | 40,7 | 40,6 |
Morale della favola? Senza avanzo primario il rapporto tra debito pubblico e Pil riprende a crescere. E infatti, dopo essere sceso tra il 1994 e il 2004 di 17,7 punti (da 121,5 a 103,8) il debito nel 2005 è, per la prima volta dopo dieci anni tornato a salire, con un aumento di 2,6 punti di Pil, toccando il valore di 106,4.
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Lascia un commento