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MA IL CUNEO SI E’ RIDOTTO

Secondo il rapporto Ocse, il cuneo fiscale sulle retribuzioni in Italia resta elevato, nonostante i provvedimenti della Finanziaria 2007: i lavoratori medi si classificano al sesto posto se single e al dodicesimo se hanno familiari a carico. Ma l’Ocse non tiene conto dell’intervento sull’Irap. L’effetto congiunto delle variazioni, invece, fa scendere il cuneo di 1,20 punti percentuali per un lavoratore single e di 3,53 punti percentuali per un lavoratore con coniuge e due figli a carico.

A marzo 2008 l’Ocse ha pubblicato il rapporto annuale, in cui calcola e confronta il cuneo fiscale sulle retribuzioni dei trenta paesi membri. Il cuneo fiscale del nostro paese risulta fra quelli elevati: siamo al sesto posto con riferimento a un lavoratore con retribuzione media single e al dodicesimo con riferimento a un lavoratore con retribuzione media con coniuge e due figli a carico.
Ma l’aspetto che qui più interessa è che, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettati dopo i provvedimenti della Finanziaria per il 2007, il cuneo fiscale fra il 2006 e il 2007 sembra diminuito di poco, per il lavoratore medio, con coniuge e due figli a carico (1,3 punti percentuali) e addirittura aumentato, di 0,7 punti percentuali, per il lavoratore single. Questo risultato è però il frutto di una omissione, di un piccolo errore e di alcune ipotesi che vanno meglio precisate.

L’OMISSIONE

Per spiegare l’omissione, è utile ricordare che il cuneo fiscale è rappresentato, nel nostro paese, da tre diverse componenti: contributiva (contributi a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori); fiscale a carico del lavoratore (Irpef meno assegni familiari) e fiscale a carico del datore di lavoro (l’Irap, nella cui base imponibile è ricompreso il costo del lavoro). L’Ocse considera solo le prime due. Non tenendo conto dell’Irap, non è in grado di cogliere larga parte degli effetti della manovra introdotta con la Finanziaria del 2007, che ha prevalentemente interessato questa componente, link https://www.lavoce.info/articoli/pagina2380.html, determinando una riduzione del cuneo fiscale complessivo fra il 2006 e il 2007. Va comunque sottolineato che la considerazione dell’Irap, pur aumentando il valore assoluto del cuneo fiscale del nostro paese, non ne altera la collocazione nella graduatoria dei paesi Ocse.
Per valutare la dinamica del cuneo fra il 2006 e il 2007, concentreremo l’attenzione su un lavoratore singolo e su un lavoratore con coniuge e due figli a carico (di età superiore ai tre anni), con retribuzione lorda pari a quella che l’Ocse indica come media dell’industria: 23.299 euro nel 2006, 23.990 euro nel 2007. Il cuneo fiscale verrà espresso come percentuale del costo del lavoro, che, nei calcoli riportati nella tabella, è comprensivo quindi anche dell’Irap sulle retribuzioni. Questa scelta rende però impossibile prescindere dalle interazioni fra le singole componenti nel determinare il risultato finale.

LA COMPONENTE CONTRIBUTIVA

Nel passaggio dal 2006 e il 2007, si è avuto un aumento di 0,3 punti percentuali dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori. Ciò ha permesso di riallineare l’aliquota previdenziale effettivamente prelevata a quella utilizzata per il calcolo della pensione. Espresso in percentuale del costo del lavoro, il cuneo aumenta di quasi un punto percentuale. (1)

LA COMPONENTE FISCALE A CARICO DEL LAVORATORE

La Finanziaria per il 2007 è intervenuta sulla componente fiscale del cuneo a carico del lavoratore, attraverso una rimodulazione dell’Irpef, che si è concretizzata, prevalentemente, nel passaggio dalle deduzioni alle detrazioni per tipologia di reddito e carichi familiari, con un parallelo potenziamento degli assegni familiari. (2) Non stupisce quindi che gli effetti della manovra siano maggiori per i soggetti con carichi familiari, per i quali il cuneo si riduce di 2,07 punti percentuali, che per i single, per i quali aumenta di 0,26 punti percentuali.
Nel leggere i dati della tabella occorre però tenere presente che, poiché la retribuzione media del 2007 è più alta di quella del 2006, il calcolo del cuneo ingloba anche l’effetto imputabile al fiscaldrag. Se venisse valutato con riferimento alla stessa retribuzione del 2006, il cuneo fiscale del lavoratore single passerebbe al 13,10 invece che al 13,29 per cento, con un aumento quindi di 0,07 punti percentuali, e quello del lavoratore con carichi famigliari diminuirebbe di 2,64 punti percentuali, allo 0,99, invece che all’1,57 per cento.
Si noti inoltre che se il cuneo fosse espresso in funzione del salario lordo, e cioè della base imponibile dell’Irpef, si ridurrebbe per entrambe le figure considerate.

 LA COMPONENTE FISCALE A CARICO DEL DATORE DI LAVORO

L’intervento sul cuneo fiscale effettuato con la Finanziaria per il 2007 ha però interessato prevalentemente la componente a carico del datore di lavoro attraverso una rimodulazione dell’Irap: con riferimento ai lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato, la base imponibile dell’imposta viene ora calcolata al netto anziché al lordo dei contributi sociali ed è inoltre riconosciuta, per ciascun lavoratore, una deduzione dall’imponibile di 5mila euro (10mila al Sud). Gli effetti di questo intervento sul cuneo fiscale sono significativi e identici per entrambe le figure considerate: ne determinano infatti una riduzione di 2,44 punti percentuali.

IL CUNEO È DIMINUITO

Come effetto congiunto delle variazioni intervenute nelle tre componenti considerate, il cuneo si assesta al 47,44 per cento per un lavoratore single, in diminuzione di 1,20 punti percentuali rispetto al 2006, e al 35,71 per cento per un lavoratore con coniuge e due figli a carico, in diminuzione di 3,53 punti percentuali rispetto al 2006 (6,26 punti percentuali se il cuneo fiscale fosse espresso come percentuale della retribuzione lorda).

LE VARIAZIONI REGIONALI

I calcoli relativi al cuneo fiscale possono variare sensibilmente, a seconda del contesto territoriale che si considera, a causa di due diversi fattori.

Da un lato, può variare il prelievo fiscale locale. La Finanziaria per il 2007 ha sbloccato le addizionali locali e ha ampliato i margini di discrezionalità nella loro applicazione. Per tenere conto di questo elemento, l’Ocse considera per il 2006 un’addizionale regionale all’Irpef pari a quella minima obbligatoria, lo 0,9 per cento, e un’addizionale comunale dello 0,2 per cento, per un prelievo locale totale di 1,1 per cento e per il 2007 un prelievo locale dell’1,8 per cento. Nella tabella in questo articolo, invece, al fine di tenere distinti gli aspetti che derivano dalle scelte nazionali da quelli che derivano dalle scelte degli enti decentrati, i confronti sono effettuati a parità di prelievo locale (1,1 per cento). Se si considerassero invece le aliquote massime delle due addizionali (1,4 per cento per la Regione e 0,8 per cento per il Comune) il cuneo fiscale sarebbe più alto, rispetto a quello calcolato nella tabella, di 0,7 punti percentuali, per entrambe le tipologie di lavoratori.
D’altro lato, va anche ricordato che, per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nel 2007, è riconosciuta una deduzione dalla base imponibile dell’Irap di 10mila anziché di 5mila euro. Se si considerasse allora un lavoratore assunto in queste Regioni, il cuneo fiscale diminuirebbe di 1,03 punti percentuali, rispetto a quello calcolato nella tabella.

CHE SARÀ DEL CUNEO NEL 2008?

Il principale provvedimento della Finanziaria per il 2008 che potrà influenzare il cuneo fiscale del costo del lavoro è rappresentato dall’abbassamento dell’aliquota dell’Irap dal 4,25 al 3,9 per cento e dalla contestuale diminuzione della deduzione riconosciuta per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato da 5mila a 4.600 euro (da 10mila a 9.200 euro al Sud). Ciò determinerà, dal 2008 e con riferimento alle due figure considerate, un’ulteriore diminuzione del cuneo fiscale di 0,27 punti percentuali (0,1 al Sud).

(1) Questo risultato non intuitivo dipende dal fatto che l’aumento del costo del lavoro fra il 2006 e il 2007 è più contenuto rispetto a quello della retribuzione lorda (che è la base imponibile della contribuzione sociale) grazie agli sgravi fiscali introdotti con la finanziaria 2007.
(2) Nel calcolo della detrazione per figli a carico l’Ocse applica una formula che contiene un errore, ciò determina, nei suoi conti, una lieve sopravvalutazione del cuneo fiscale.

Tabella: Il cuneo fiscale espresso in percentuale del costo del lavoro

  LAVORATORE SINGOLO   LAVORATORE CON CONIUGE
        E DUE FIGLI A CARICO
  2006 2007   2006 2007
           
salario lordo 23299,00 23990,00   23299,00 23990,00
costo del lavoro 32857,57 32972,17   32857,57 32972,17
contributi del lavoratore 2141,18 2276,65   2141,18 2276,65
 – assicuraz. vecchiaia % 8,89 9,19   8,89 9,19
 – CIG % 0,30 0,30   0,30 0,30
contributi datori 7474,32 7695,99   7474,32 7695,99
Totale cuneo contrib. % 29,26 30,25   29,26 30,25
Variaz. 2007-06 cuneo contr. 0,98     0,98
           
           
salario al netto contributi 21157,82 21713,35   21157,82 21713,35
deduzioni redditi lavoro 3560,24     3560,24  
deduzioni coniuge e figli       7597,17  
totale deduzioni       13298,60  
reddito imponibile 17597,58 21713,35   10000,40 21713,35
Imposta lorda 4047,44 5262,60   2300,09 5262,60
detrazione redditi lavoro   1113,44     1113,44
detrazioni coniuge         690,00
detrazione figli         1284,17
imposta netta 4047,44 4149,17   2300,09 2175,00
imposte locali 232,74 233,00   232,74 233,00
Irpef 4280,18 4382,17   2532,83 2408,00
assegni familiari       1339,00 1891,00
Totale cuneo fisc. lav. % 13,03 13,29   3,63 1,57
Variaz. 2007-06 cuneo lav.   0,26     -2,07
per memoria:          
 se stessa retribuz. 2006   0,07     -2,64
           
           
Irap effetti diretti e indiretti 2084,25 1286,18   2084,25 1286,18
Totale cuneo fisc. datori% 6,34 3,90   6,34 3,90
Variaz. 2007-06 cuneo dat.   -2,44     -2,44
per memoria:          
 se lavoratore del Sud   -3,47     -3,47
           
           
Totale cuneo % 48,63 47,44   39,24 35,71
Variaz. 2007-06 cuneo totale -1,20     -3,53
           
           

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TESTIMONIANZA DI PIER LUIGI VIGNA E DONATO MASCIANDARO

  1. Fernando Di Nicola (Isae)

    Faccio tre obiezioni al ragionamento delle autrici. 1) l’aumento delle addizionali locali nel 2007 è stato forte, e non può essere considerato indipendente dalle scelte statali, in quanto proprio nella manovra finanziaria per il 2007 sono state tolte ulteriori risorse agli enti locali, in cambio dello sblocco delle aliquote. 2) la manovra Irpef 2007 ha inteso ridurre il carico sul dipendente tipo Ocse, aumentando contestualmente il carico sui dipendenti a maggior reddito. Se si prendono in esame i dipendenti anzichè il dipendente tipo, si potrebbe giungere a conclusioni differenti, cosicchè sarebbe meglio esaminare il cuneo su tutti o parlare di cuneo sul dipendente tipo, o mediano, o quant’altro. 3) la riduzione Irap non opera su imprese a base imponibile Irap incapiente (stimata nel 5% del totale), esclusione che rappresenta il motivo principale della scelta della riduzione Irap anzichè dei contributi.

  2. Davide

    In questa campagna elettorale non ho visto nessun partito portare al centro dell’attenzione la possibilità di considerare la famiglia come riferimento principale per quantificare il prelievo fiscale, ad esempio sommando i redditi dei coniugi e non tassandoli separatamente: Mi pare un principio sacrosanto, anche alla luce della nostra Costituzione e del valore che la stessa assegna al nucleo famigliare. Mi rendo conto che il tutto dovrebbe poi essere corredato da meccanismi operativi tali da evitare facili elusioni. Mi domando se vi siano studi in proposito che abbiano cercato di quantificare l’impatto di un tale cambiamento? Sarei grato a qualsiasi lettore di qs bel sito che volesse fornirmi dei riferimenti in proposito. Un cordiale saluto Davide

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