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QUELL’USATO E’ SICURO?

Sarà la brevità della scorsa legislatura, sarà la rigidità delle organizzazioni di partito, sarà la poca voglia di puntare su volti nuovi, ma per le elezioni 2008 i partiti sembrano accordare una netta preferenza ai candidati che hanno già alle spalle un’esperienza in Parlamento. Dalle nostre stime risulta che ben il 57 per cento dei futuri eletti della Camera era già presente in Parlamento nel corso dell’ultima legislatura.
Spiccano per lo scarso ricambio Sinistra Arcobaleno e Udc. La Sa addirittura “blinda” i posti dei ricandidati con l’83 per cento di sicuri eletti ripescati tra quanti avevano già un seggio in Parlamento nell’ultima legislatura e il 38 per cento di ripresentati tra i “primi esclusi” delle sue liste. Simile strategia per l’Udc, che posiziona il 68 per cento di parlamentari uscenti tra i candidati sicuri e circa la metà nelle posizioni in bilico tra elezione e non elezione.

 

Partiti % riconfermati dell’ultima legislatura
Eletti Primi esclusi
PDL 55% 7%
PD 53% 19%
SA 83% 38%
UDC 68% 46%
LEGA 55% 13%
IDV 43% 35%
Totale 57% 20%

Eppure i “volti nuovi” tra i sicuri eletti sono più giovani (47 anni in media, contro i 51 degli ex parlamentari), hanno una quota più elevata di donne (27 contro 19 per cento), e sono mediamente più istruiti.

Partiti Sicuri eletti
Età media % donne % laureati
Confermati Nuovi Confermati Nuovi Confermati Nuovi
PDL 52 48 17 22 71 83
PD 51 46 21 41 66 76
SA 50 44 30 40 56 67
UDC 57 46 8 76 60
LEGA 45 42 11 20 53 78
IDV 52 45 14 14 83 83
Totale 51 47 19 27 68 79

 

Tra i vari partiti, sarà ilPd a portare più volti nuovi in Parlamento. Infatti, benché superato dall’Idv per tasso di rinnovamento dei candidati, la dimensione del suo elettorato consentirà al Pd di eleggere un maggior numero di donne e di deputati giovani.
Decisamente le quote rosa non sono un problema che affligge l’Udc: oltre a essere tra i partiti con il minor numero di deputate della scorsa legislatura (5 per cento), dai nostri dati risulta che tra le new entry dell’Udc alla Camera, nessuno sarà donna.
Infine, il titolo di studio. Il livello di istruzione medio dei futuri deputati sarà maggiore di quello della passata legislatura: buona notizia, perché un’istruzione elevata è tipicamente correlata con un minore astensionismo e una maggiore produttività nell’attività parlamentare. Tra i partiti con i futuri eletti mediamente più istruiti, il Pdl e l’Idv. Lega e Sa saranno invece i partiti che porteranno in parlamento il minor numero di laureati.

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LETTERA DALL’ALBANIA

  1. Riccardo

    Grazie per la vostra chiarezza. E’ bello sapere che esiste un sito come il vostro che informa.

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