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LE CONSIDERAZIONI FINALI

Ogni anno a fine Maggio,
ci considera il gran saggio,
che là in Roma, all’azionario,
pur pacato, è duro il Mario.

Noi non siamo produttivi,
del competere siam schivi
e nel pubblico servizio
di sprecare abbiamo il vizio!

Il Prodotto stenta e arranca,
la domanda perman stanca,
alta ha il fisco la pressione,
più di tutti nell’Unione,

ed in busta il salariato
si ritrova dimezzato,
giacché il costo del paniere
insensibile è al calmiere.

Sta la scuola in gran ritardo
obsoleto è anche il goliardo,
la ricerca va svegliata
perchè ormai s’è appisolata.

Pure il merito scompare
e chi vuol darsi da fare,
avrà vita sempre dura,
contro la nomenclatura.

Passa gli anni in precariato
ed invecchia il diplomato,
mentre il fiacco dipendente
troppo presto è quiescente.

Son carenti le strutture,
troppe leggi e spesso oscure,
c’è un problem di sicurezza,
mentre abbonda la monnezza

Dice Draghi, si va male,
lento marcia lo stivale,
dovrà correre con foga
che sennò nel mare affoga.

Qui ci vuole uno spintone:
spingi forte oh Berluscone!

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CONTRIBUENTI ED EVASORI: CHI, DOVE E QUANDO

  1. Ruggero Revelli

    Qualche cosa si incomincia a vedere, Napoli incomincerà a respirare, nonostante gli ultimi interventi di qualche toga fuori moda. Anche se alla Voce non se ne sono accorti, c’è un’altra aria. Quella di chi vuol fare e non solo boicottare le volontà delle classi produttive. R.Revelli

  2. luigi zoppoli

    Molto carina l’ode ed esaustiva nei contenuti. Pacata, conclude con un invito all’attuale premier a ben operare. Fermo resta che il fare non è positivo di per sétanto che non di rado capita che si debba maggiormente apprezzare l’inerzia: fa meno danni. luigi zoppoli

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