Per capire che cosa succede quando leconomia rallenta e si arriva a parlare di crescita zero basta ricordare quanto è successo dal 2001 al 2006, per aiutare la memoria sono gli anni del secondo Governo Berlusconi. In quel periodo leconomia italiana è cresciuta a un tasso medio dello 0,3 per cento. Questo ci dà la misura esatta di quanto ci potrebbe accadere in un futuro prossimo.
Purtroppo il nostro Paese continua da anni a crescere meno degli altri Paesi europei. E questi ultimi crescono meno delleconomia mondiale. Dal 2001 in poi, infatti, leconomia mondiale è andata al galoppo mentre lItalia è rimasta al palo o è comunque cresciuta meno degli altri (come nel 2007). Quando leconomia ristagna, le famiglie rinviano piani di investimento, come lacquisto di una casa o di una autovettura. Un numero maggiore di famiglie fatica ad arrivare alla fine del mese. Purtroppo il sistema di protezione in Italia protegge quasi solo i pensionati (le cui quiescenze andrebbero comunque indicizzate allandamento del costo della vita delle famiglie anziane anziché allindice dei prezzi generale) e non aiuta chi perde il lavoro. Quando leconomia ristagna, soprattutto i lavoratori con contratti temporanei rischiano il posto di lavoro, nel senso che il loro contratto non verrà rinnovato alla scadenza.
Un aggravante di questa stagnazione è che linflazione è aumentata, è mediamente più forte laumento dei prezzi. Ma anche con il passaggio alleuro cera stata unimpennata dei prezzi. Quindi anche questo è un deja-vu. Inoltre i prezzi del petrolio e dei beni alimentari oggi aumentano perché ci sono paesi come la Cina e lIndia che alimentano una forte domanda di questi beni facendo salire i prezzi. Se la sempre più imminente recessione negli Stati Uniti dovesse contagiare anche i paesi emergenti, la loro domanda diminuirebbe e i prezzi si raffredderebbero. Quindi non tutti i mali vengono per nuocere.
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