Lavoce.info

TERREMOTO, RISORSE E CONTROLLI

La redazione de lavoce.info partecipa al dramma della popolazione colpita dal terremoto e al lutto di chi ha perso i propri affetti, i parenti, gli amici. Le calamità naturali richiedono la mobilitazione tempestiva di ingenti risorse per i primi soccorsi e per la ricostruzione. Il Governo, sino a questo momento, ha stanziato 30 milioni di euro. Una goccia nel mare. In questi tempi di crisi è difficile reperire risorse. Facciamo nostra una proposta che ci arriva da un gruppo di lettori che vivono all’estero: chiediamo che il Governo non esiti nel raggruppare le tre scadenze elettorali di giugno stanziando subito per le aree disastrate i risparmi derivanti dal loro accorpamento in un unico election day. Si tratta, secondo il ministro Maroni, di 172milioni di euro (la nostra stima, analoga, aggiunge 200 milioni di costi indiretti sostenuti dalle famiglie). Siamo certi che tutti gli italiani apprezzeranno l’uso di queste risorse e potranno essere incoraggiati dallo stesso Governo e dai media a devolvere allo scopo quanto risparmieranno personalmente con l’election day.
Ricordiamo che per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976) lo Stato spese una cifra pari a 10 miliardi di euro, per quella dell’Irpinia (1980) 32 miliardi, per quella in Umbria e Marche (1997) 4 miliardi.
Alla luce di questa catastrofe, in cui edifici recenti sono crollati come castelli di carte, è fondamentale rivedere il “piano casa”: questo riduce i controlli formali ex ante e non rivede affatto il sistema dei controlli sulle opere in costruzione e completate. Alle Regioni il compito, nel recepire il piano, di tenere alta la guardia sul rispetto dei requisiti antisismici, imponendocontrolli sui cantieri e ad opere completate .

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Il compito del Def: scritto e orale*

Precedente

LA RISPOSTA AI COMMENTI

Successivo

ITALIA IN CONTROTENDENZA SUGLI AIUTI ALLO SVILUPPO

34 commenti

  1. Eugenio

    Accorpiamo per risparmiare: dovremmo farlo sempre.

  2. Marta Meo

    Ieri ho dato vita a un gruppo su facebook, qui il testo: Presidente Berlusconi l’Abruzzo ha bisogno di aiuti immediati per far fronte all’emergenza di queste ore e tra brevissimo tempo dovrà affrontare il più velocemente possibile la fase di ricostruzione. E’ per questo che un paese responsabile il 7 giugno, senza ombra di dubbio, sceglie di fare l’election day accorpando le elezioni europee, amministrative e il referendum risparmiando così quei 400 milioni di euro che potrebbero servire a ridare una casa agli abruzzesi che sono rimasti senza tetto, a ricostruire le scuole, gli ospedali e tutti gli edifici pubblici danneggiati o distrutti dal terremoto. E i link per aderire su facebook http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=70135647854 saluti Marta Meo

  3. Lucini Fabio

    Sono pienamente d’accordo con Voi. Trasmettiamo e giriamo questo appello ad associazioni e partiti politici per verificarne la possibilità. Con questo si può inoltre capire a chi sta a cuore veramente le persone piuttosto che considerarli "numeri elettorali". Naturalmente sono disposto a firmare appelli o quant’altro.

  4. from Caserta

    Sarebbe possibile attuare una raccolta di firme a sostegno di questa iniziativa?

  5. gege

    Non si potrebbe organizzare una raccolta di firme per appoggiare la richiesta, o far circolare la notizia, se qualcuno ha già organizzato la raccolta?

  6. VITO DINOIA

    Sono d’accordo! Ma come facciamo a presentare questa iniziativa al Governo? Come possiamo mobilitare l’opinione pubblica? Perché non avviate una sottoscrizione telematica della proposta, da presentare in tempi ristretti al Governo facendola passare attraverso i mezzi di comunicazione sociale?

  7. GRAZIANO PIGATO

    Sono d’accordo con la vostra proposta. Accorpiamo elezioni e referendum in un unico giorno e destiniamo i milioni di euro risparmiati a chi ne ha veramente bisogno, perchè ha perso la casa, il lavoro e qualche familiare.

  8. Diego Castano

    mi sono permesso di rilanciare la Vs. iniziativa attraverso facebook

  9. Giovanni

    L’idea di accorpare le votazione in un’unica tornata è un’idea ottima. I soldi risparmiati potrebbero essere disponibili subito per i terremotati dell’Abruzzo, visto che sono di sicuro già messi a bilancio (altro che qualche decina di milioni promessi e da trovare stornando i fondi da chissà quale voce di bilancio). Se non venisse scelta questa linea sarà l’ennesima conferma che la Casta ha ben altri interessi che quelli del nostro Paese. Utilizzare Internet (Facebook, email, …) per fare pressione sui nostri politici è una delle tante cose che farò, ma nel caso in cui tale iniziativa non andasse in porto spero, il giorno delle votazioni, di avere almeno la possibilità di dare la mia preferenza ad un candidato che avrà avuto il coraggio di appoggiare la proposta con il suo voto in parlamento.

  10. Massimo GIANNINI

    L’iniziativa di devolvere i soldi risparmiati con un election day ai terremotati è lodevole. Tuttavia perché questa logica non la si applica sempre? Perché non esiste mai un’analisi costi benefici della spesa e degli investimenti pubblici incluso un elenco di priorità? Ma tempo fa non era crollato un tetto di una scuola? Non mi pare che si sia fatta una verifica di certe costruzioni ed edifici pubblici fatiscenti. Mi pare ovvio che invece di rilanciare l’economia con un piano casa elettorale che non serve a nulla i soldi si devono mobilizzare per la sicurezza e l’efficienza energetica non per dare 20% in più di cubatura (abusiva e non antisismica) alle villette. Ma se le priorità sono sempre altre, inclusi ponti sullo stretto e centrali nucleari in zone sismiche non ci lamentiamo poi. Ma votando recentemente per Berlusconi, gli abruzzesi hanno sposato queste politiche o no? Si deve esser chiari: si preferisce ricostruire case ed edilizia popolare o chiese? Ristrutturare villette o costruire bene? Le risorse non sono infinite, bisogna dirlo a Berlusconi. Perchè un terremoto in Italia non è un Black Swan at http://mgiannini.blogspot.com/2009/04/is-earthquake-in-italy-really-black.htm

  11. franca castellini

    Pienamente d’accordo, ci vuole qualcuno che raccolga tutte le firme a favore di questa iniziativa, e che la pubblicizzi con forza presso l’intera pubblica opinione, per ottenere velocemente una massa critica capace di premere sul governo: questa volta non potranno dirsi contrari e senza vergogna, in considerazione della già sbandierata capacità di intervento dei nostri (poco) onorevoli rappresentanti. Saprebbero per una volta, soprattutto la lega, dimostrare di avere davvero a cuore i cittadini, e di lasciare da parte biechi e cinici calcoli elettorali? C’è da augurarselo.

  12. gege

    Si può firmare andando su questo link: http://www.PetitionOnline.com/italelec/petition.html To: Presidente del Consiglio dei Ministri – Italia Presidente Berlusconi l’Abruzzo ha bisogno di aiuti immediati per far fronte all’emergenza di queste ore e tra brevissimo tempo dovrà affrontare il più velocemente possibile la fase di ricostruzione. E’ per questo che un paese responsabile il 7 giugno, senza ombra di dubbio, sceglie di fare l’election day accorpando le elezioni europee, amministrative e il referendum risparmiando così quei 400 milioni di euro che potrebbero servire a ridare una casa agli abruzzesi che sono rimasti senza tetto, a ricostruire le scuole, gli ospedali e tutti gli edifici pubblici danneggiati o distrutti dal terremoto. Sincerely..

  13. Valler Govoni

    A questo punto l’accorpamento delle elezioni con il referendum è d’obbligo: quei 450 milioni di spesa inutili servono agli abruzzesi! Sarebbe una vergogna, uno schiaffo morale e materiale per tutti abruzzesi e italiani che si stanno attivando per dare aiuto a quelle persone in grande difficoltà. Usiamo le risorse per una giusta causa.

  14. Francis

    Figurarsi se per quattro firme si danno la zappa sui piedi.

  15. melai

    Condivido la vs. posizione e vorrei che fossero eliminati i quorum per i referendum. Sotto un certo numero vorrei che chi utilizza il risultato, vedi fecondazione medicalmente assistita, ne copra i costi insieme a chi la pensa come loro, magari col 5 per mille.

  16. Danila

    Ottima proposta. Traduciamola subito in un appello da sottoscrivere per via telematica (si può chiedere la pubblicazione del testo anche sui siti dei quotidiani nazionali?), con l’augurio che, almeno stavolta, di fronte a questa enorme tragedia, prevalga il senso di responsabilità.

  17. fabio maggi

    Io ho invitato tutti, anche su facebook a scrivere una mail al Ministro dell’Interno all’indirizzo mail maroni_r@camera.it del seguente tenore:

    Egregio Onorevole Maroni, le scrivo nella Sua qualità di deputato e Ministro dell’Interno. Il Governo, sino a questo momento, ha stanziato 30 milioni di euro. Una somma sicuramente significativa, ma insufficiente. In questi tempi di crisi è difficile reperire risorse. Le chiedo di fare sua una proposta che arriva da un gruppo di lettori di lavoce.info che vivono all’estero: chieda al Governo di cui fa parte che non esiti nel raggruppare le tre scadenze elettorali di giugno stanziando subito per le aree disastrate i risparmi derivanti dal loro accorpamento in un unico election day. Si tratta, secondo la sua stessa stima, di 172 milioni di euro (la stima di lavoce.info, analoga, aggiunge 200 milioni di costi indiretti sostenuti dalle famiglie). Sono certo che tutti gli italiani apprezzeranno l’uso di queste risorse e potranno essere incoraggiati dallo stesso Governo e dai media a devolvere allo scopo quanto risparmieranno personalmente con l’election day.

  18. matilde e mario

    Si faccia una raccolta on-line di firme pro election-day per l’Abruzzo. Prendiamo come esempio l’America dove gia’ si è fatto. Ci vorrebbero tanti Obama nel mondo. Si taglia nell’istruzione, nella sanita’ e poi si spendono milioni di euro per un "capriccio" della lega. Ah dimendicavo il Berlusca ha regalato 5 miliardi di euro alla Libia. Abbiamo visto i risultati…

  19. Corrado Ruggeri

    Approvo l’iniziativa. Spero ci sia modo di far sentire la nostra voce.

  20. tiberio damiani

    Temo che ai guai del terremoto si aggiungeranno i guai della ricostruzione. Si tratta di rispettare nella ricostruzione le caratteristiche del vivere e dell’essere comunità, tanto nella città quanto nel piccolo centro. Credo che sia necessario un impegno forte affinchè il rispetto per l’esistente ed il recupero meticoloso e rispettoso di tutto il patrimonio edilizio prevalga su altre iniziative. Non rispettare la cultura locale significherebbe distruggere ancor più il territorio montano, non tanto nella città de L’Aquila, ma nei piccoli centri, che poi sono il tessuto prevalente che garantisce la cura del territorio.

  21. vittorio

    Sottoscrivo la raccolta firme per l’election day. Vittorio Cattaneo

  22. Andrea

    Ma è normale che non ne parli nessuno? Nessun politico. Nessun giornalista. O comunque nessuno a voce alta. Oggi sul sito di "La Repubblica" si fa l’ipotesi di una tantum (o altro) per reperire fino a un miliardo. Eppure poco meno di 200 milioni sarebbero già pronti, come risparmio accorpando le elezioni (dai conti fatti da più parti). Che popolo/paese "piccolo" che siamo!

  23. paolo

    L’unità sta raccogliendo le firme dal primo giorno… si può utilizzare anche quella petizione.

  24. Bruno Stucchi

    Vedo che tra i commenti grande spazio è dato ai dissidenti. Democrazia e pluralità. Ma, a parte questo, c’è veramenta ancora qualcuno che dopo la pubertà crede ancora alla raccolta di firme? P. S. Se si volesse veramente risparmiare, si dovrebbe obbligare i promotori di qualsiasi referendum a finanziarlo, magari col versamento di 1 euro per ogni firma. Cosa che già il PD fa ogni volta che organizza le primarie.

  25. Cristiana Patta

    A maggior ragione per i fatti tragici dell’Abruzzo l’election day è un dovere. Il Presidente Napolitano potrebbe essere il nostro punto di riferimento e il sito del Quirinale la sede ideale dove fare sentire la nostra voce.

  26. Luciano

    Complimenti per l’iniziativa. Anche senza terremoto, buttare 172 milioni o piu’, per un capriccio politico, sarebbe un insulto meritevole di far indignare l’intero Paese. Dopo questa tragedia e’ una cosa davvero inaccetabile.

  27. Raffaello Morelli

    Ho già denunciato l’ipocrisia di non volere l’accorpamento nell’electionday per bocciare senza dirlo il referendum Guzzetta. Ora denuncio l’ipocrisia di sottolineare l’importanza dell’accorpamento per risparmiare decine di migliaia di euro (fanno comodo) ma di non dire che l’approvazione del referendum Guzzetta sarebbe una sciagura per la democrazia italiana e un regalo gratuito all’on. Berlusconi. Che con il referendum Berlusconi possa solo vincere, lo riconosce ormai lo stesso Guzzetta. Il quale però continua a non dire che il referendum, oltre a non risolvere il vero problema della legge vigente – l’aver sottratto la preferenza ai cittadini – darebbe un enorme premio di maggioranza (fino al 55%) alla lista più votata, come la legge mussoliniana. E’ inconcepibile in democrazia favorire così il singolo partito a prescindere dalla sua consistenza, spingendo al populismo. Ancor più oggi, quando il meccanismo introdotto dal referendum regalerebbe la maggioranza del 55% al Popolo della Libertà senza neppure bisogno che si coalizzi. Benvenuto all’election day, dunque, ma impegnamoci perché il referendum non venga approvato. Scegliendo il metodo più adatto.

  28. Marco Costantino

    Nelle stragande maggioranza dei paesi mondiali si vota un giorno solo, in questo modo risparmieremo altri centinaia di milioni di euro ogni anno (più o meno votiamo a scadenza annuale).

  29. Piero Atzori

    Aderisco all’iniziativa pro election-day per l’Abruzzo.

  30. Carlo Sarzana

    Condivido la proposta di unificare il referendum con le elezioni europee. Purtroppo questi soldi risparmiati non bastano per ricostruire i paesi dell’aquilano colpiti dal sisma. Perchè non chiedere al Governo, al Papa, ai capi delle altre religioni e a tutte le associazioni del volontariato che l’8 e il 5 per mille, solo dell’anno 2009, vadano a favore delle zone terremotate? Non sono, se non sbaglio, più di 1600 miliardi di €? Se cè il consenzo di tutti gli interessati basta fare un decreto legge. Forse questo decreto governativo sarebbe condiviso da tutti gli italiani.

  31. Alberto

    Validissima e sensata l’iniziativa pro election-day per l’Abruzzo, come qualcuno propone l’election-day andrebbe istituzionalizzato, quindi ben vengano le raccolte firme. Per quanto riguarda l’idea di distogliere l’8 e il 5 per mille, beh, sono soldini che servono già per aiutare, toglierli significherebbe ridurre, in alcuni casi annullare, gli aiuti per qualcuno a favore di altri, così si rischierebbe di stilare una triste classifica dei più bisognosi. I soldi necessari alla ricostruzione arriveranno, l’aspetto importante sarà quello di spenderli bene e non, come al solito, di lasciarli scivolare nelle tasche dei soliti sciacalli in camicia bianca.

  32. Andrea Barison

    Mi pare che la proposta di lavoce.info sia talmente sensata che non dovrebbe neanche essere discussa, ma come al solito gli interessi di pochi prevalgono sul buon senso. Sono schifato, una proposta intelligente per sordi deficienti.

  33. Bruno Stucchi

    Il "risparmio" e’ del tutto ipotetico. La logica del "piuttosto che questo facciamo quello" da noi non funziona, perche’ si conclude sempre in "non facciamo ne’ questo ne’ quello". Vogliamo proprio non spendere? Aboliamo le elezioni europee, per quello che servono e per quello che serve il parlamento (!) europeo.

  34. Alessandro Terracina

    Anche io sono d’accordo sull’accorpamento del referendum con le elezioni europee dato che si otterrebbe un buon risparmio. Però in questi giorni, purtroppo, non si sta parlando dell’unica opzione "pareto efficiente" che farebbe davvero stare meglio tutti: l’accordo tra le forze politiche su una buona legge elettorale con conseguente approvazione parlamentare nell’arco di un mese che bloccherebbe automaticamente la consultazione referendaria. Questa sarebbe la vera assunzione di responsabilità da parte di tutti i nostri politici. Sarei curioso di vedere se davvero, in questo clima di profonda drammaticità per le vittime del terremoto, avessero la faccia di bronzo a dire no ad una possibilità di accordo. Con tale rifiuto farebbero tutti una figura meschina dinnanzi alle migliaia di abruzzesi che in questi giorni hanno perso affetti e beni. E’ su questo tema che andrebbe incalzata la nostra classe politica. Un altro modo poi per risparmiare risorse è quello di votare in un solo giorno come in tutti gli altri paesi europei.

Lascia un commento

Non vengono pubblicati i commenti che contengono volgarità, termini offensivi, espressioni diffamatorie, espressioni razziste, sessiste, omofobiche o violente. Non vengono pubblicati gli indirizzi web inseriti a scopo promozionale. Invitiamo inoltre i lettori a firmare i propri commenti con nome e cognome.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén