Ieri la Consob ha reintrodotto il divieto delle vendite allo scoperto sui titoli del settore finanziario e assicurativo per la settimana in corso. Il divieto riguarda sia le vendite allo scoperto assistite dal prestito dei titoli (“covered”) che quelle “nude”, come già nell’agosto 2011 – divieto poi parzialmente rimosso nel febbraio 2012. In tal modo, purtroppo la Consob mostra di non apprendere dall’esperienza del passato. L’evidenza empirica sugli effetti dei divieti delle vendite allo scoperto imposti dalle autorità di molti paesi nel 2008 dopo il fallimento di Lehman Brothers mostra che essi danneggiano la liquidità del mercato e non offrono sostegno del mercato (tranne che tutt’al più nel brevissimo periodo), come già abbiamo evidenziato in un intervento pubblicato su questo sito nel 2010 e che riproponiamo. Questa evidenza è stata confermata da studi condotti sugli effetti dei divieti delle vendite allo scoperto reintrodotti in Austria, Belgio, Grecia, Francia, Italia e Spagna nell’agosto 2011. Ciò non ha però scoraggiato la decisione di ieri da parte della Consob, salvo forse che sotto il profilo della (per ora breve) estensione temporale del divieto. Purtroppo sembra che il divieto delle vendite allo scoperto sia un riflesso condizionato delle autorità di regolamentazione, a prescindere dai suoi effetti. Tuttavia “errare humanum est, perseverare diabolicum”.
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Insegna Politica economica presso l'Università Federico II di Napoli e presiede l'Istituto Einaudi per l'Economia e la Finanza (EIEF, Roma). Laureato in giurisprudenza a Napoli e in economia a Cambridge, ha conseguito il dottorato in economia al MIT e ha insegnato all'Università Bocconi e all'Università di Salerno. È vice-presidente del Comitato Scientifico Consultivo dell'European Systemic Risk Board (ESRB) e componente del Gruppo di Consulenti Economici dell'European Securities and Markets Authority (ESMA). In passato ha fatto parte del Comitato di Consulenza Globale e Garanzia per le Privatizzazioni (2007-2001), del panel di esperti sui servizi finanziari del Parlamento Europeo (2002-04) e del comitato scientifico della CONSOB e di MTS. Dal 2004 al 2011 ha diretto con Josef Zechner la Review of Finance, rivista della European Finance Association. Nel 2011 ha ricevuto un Advanced Grant dall'European Research Council (ERC) per un progetto di ricerca quinquennale su "Finance and Labor". Nel 1997 ha ricevuto con Ailsa Röell il BACOB European Prize for Economic and Financial Research. Il suo lavoro di ricerca verte soprattutto su temi d'economia finanziaria. Ha svolto ricerche anche su temi di macroeconomia. I suoi articoli sono apparsi su numerose riviste internazionali. Nel 2013 ha pubblicato il libro Market Liquidity: Theory, Evidence and Policy (con Thierry Foucault e Ailsa Roell) con Oxford University Press.
Lascia un commento