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Categoria: Rubriche Pagina 1 di 251

Il Punto

La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum che chiede l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata. Conferma una volta di più la necessità di rivedere l’intero impianto di quella legge, già bocciata dalla Corte costituzionale in alcune parti fondamentali. Soprattutto, la sentenza della Consulta ha messo in discussione la distinzione tra materie Lep e materie non-Lep, che ne è l’architrave. La sicurezza sui luoghi di lavoro è un problema serio in Italia. Ce lo ricorda in questi giorni la vicenda di Calenzano. Nell’affrontarlo, può essere d’aiuto l’intelligenza artificiale. Come mostra una ricerca, permette di individuare le aree più a rischio di incidenti mortali, su cui dirottare risorse e personale ispettivo. L’idea che Alitalia dovesse trovare un partner solido e capace di compensare le sue debolezze in un mercato che diventava sempre più competitivo risale al 2000. A osteggiare il progetto è stata una peculiare alleanza tra settori della politica, sindacati aziendali e burocrazie ministeriali, tutti timorosi di perdere potere e privilegi. Con venticinque anni di ritardo e diversi pretendenti respinti lungo la strada, con l’accordo tra Ita e Lufthansa arriva ora l’auspicata soluzione industriale.

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Sarà domani in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alla crescita del debito pubblico nella gran parte dei paesi del mondo: è una questione da maneggiare con cura perché perderne il controllo comporta costi sociali altissimi. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’evoluzione del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo in sette paesi – Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Italia e Stati Uniti – dal 2001 a oggi e con proiezioni fino al 2029.

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Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

Il Punto

Nella legge di bilancio, il credito di imposta per la Zes Unica ha copertura solo per il 2025: è l’ultimo esempio in ordine di tempo di come non si riescano a proporre soluzioni strutturali per ridurre il divario Nord-Sud. Mentre il Ponte sullo Stretto toglierà risorse ad altre e forse più utili iniziative, anche la legge sull’autonomia differenziata potrebbe contribuire ad aggravare la mai risolta questione meridionale. Per ridare slancio all’economia e alla competitività di un’Europa in declino rispetto a Stati Uniti e Cina, si dovrebbe varare un EU Critical Mass Program, un piano d’azione sistematico che elimini le differenze normative tra stati e agisca sulla frammentazione industriale attraverso la costruzione di aggregazioni e reti di imprese. In questo l’Italia può essere un modello. Il fumo fa male alla salute. Vari studi mostrano che una misura efficace per ridurne il consumo è l’aumento significativo delle accise su tabacco e sigarette elettroniche. Si potrebbe farlo anche nel nostro paese, tanto più che da noi le tasse sui tabacchi sono più basse che in altri paesi europei.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

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Il Punto

L’ultimo aggiornamento Istat conferma che, almeno per il momento, il rallentamento dell’economia non sembra avere conseguenze sull’occupazione in Italia. Il problema sono i salari: pur tenendo conto delle manovre fiscali e delle consuete differenze territoriali, non hanno ancora recuperato del tutto l’inflazione. Di “fisco amico” si parla molto di questi tempi. In realtà tra i provvedimenti adottati in materia dal governo, solo il concordato preventivo biennale rientra appieno nella categoria. Ed è indulgente – fin troppo – verso un unico gruppo di contribuenti. È sullo sviluppo di nuovi modelli di intelligenza artificiale che corre una competizione serrata tra Stati Uniti e Cina. Forti di una leadership per ora incontrastata, i primi puntano su una IA generativa sempre più sofisticata e integrata. L’approccio di Pechino rappresenta invece un compromesso tra necessità e innovazione: applicazioni specifiche in settori cruciali, come la sanità o l’automotive. Potrebbe avere tratti di incostituzionalità la pratica adottata dall’Assemblea regionale siciliana per destinare contributi pubblici a vari enti, senza però specificare i criteri che portano alla decisione.

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Il Punto

Dopo le dimissioni di Carlos Tavares da amministratore delegato di Stellantis, la crisi del settore auto appare sempre più grave. Riproponiamo un articolo con alcune ricette per renderlo di nuovo vitale anche nel nostro paese. Alcuni emendamenti delle opposizioni alla legge di bilancio in discussione in Parlamento propongono misure per sostenere la genitorialità condivisa. Il modello è una famiglia in cui uomini e donne dedicano lo stesso tempo al lavoro retribuito e a quello di cura. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma, che richiede il superamento di pregiudizi radicati e non può prescindere da una diversa organizzazione del lavoro. Il disegno di legge di bilancio prevede una significativa revisione delle agevolazioni per il Mezzogiorno, con la cancellazione di “Decontribuzione Sud” e l’investimento in nuove misure. Per raggiungere risultati migliori di quelli ottenuti finora, bisogna però completare le riforme volte alla centralizzazione degli strumenti e della governance della politica di coesione, anche in vista del rilancio della Zes unica. Nel 2025 entrano in vigore i primi obblighi di Ets2, il sistema di scambio dei permessi sulle emissioni, che ora si allarga a edifici e trasporto su gomma. L’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre la CO2 in atmosfera. E per spingere i cittadini a utilizzare fonti energetiche più sostenibili, i costi del nuovo sistema ricadranno sul consumatore finale. Per avere successo, un simile schema deve però prevedere nella fase di transizione sostegni alle imprese e alle fasce più deboli della popolazione. Per più di vent’anni braccio manifatturiero dell’Europa, i paesi dell’area centro-orientale hanno visto via via diminuire sviluppo e produttività. Ma possono recuperare terreno e anzi diventare un traino per le imprese europee, italiane comprese, se nella regione si rafforzano capacità di innovazione, capitale umano e investimenti nella transizione tecnologica.

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Il Punto

Condizionata dalle presidenziali Usa, la Cop29 di Baku è stata un insuccesso annunciato. Con pochi i soldi messi a disposizione per la finanza climatica, anche la spinta verso il “Net Zero Emissions” sembra essersi esaurita, soppiantata da altre preoccupazioni. La stessa Europa ha perso, almeno in parte, il ruolo di leader. Largamente utilizzato durante la pandemia, lo smart working è ora passato di moda: le aziende – grandi e piccole – chiedono il ritorno a tempo pieno in ufficio. Il cambiamento non sembra aver avuto conseguenze di rilievo sulla salute e il benessere dei lavoratori, come mostra una ricerca sui dipendenti pubblici. Anche se una maggiore flessibilità permetterebbe un miglior equilibrio fra vita personale e lavorativa. Le stime della legge di bilancio sulle future entrate fiscali peccano probabilmente di ottimismo. Le coperture per alcune spese certe potrebbero alla fine mancare, perché il governo ipotizza che tutta la riduzione del carico fiscale sul lavoro e le misure di sostegno alle famiglie si trasformino in una crescita del Pil. Ma niente assicura che sarà così. Nel disegno di legge di bilancio sono previste anche agevolazioni sui costi delle abitazioni rivolte ai lavoratori. Sono misure temporanee che non risolvono il più generale problema della casa, anche perché si configurano come politiche del lavoro più che come politiche abitative. Sembra funzionare il piano Milei per l’Argentina: in un solo anno il presidente “antisistema” è riuscito a ottenere un drastico calo dell’inflazione. Mentre cresce la fiducia, all’interno e all’esterno del paese sudamericano, povertà e indigenza restano un grave problema.

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Il Punto

Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, l’Istat ha pubblicato un nuovo report, realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità. Utilizza dati ricavati dalle chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking, offrendo così un quadro tempestivamente aggiornato del fenomeno. Il focus del report del 2024 è sui servizi e le caratteristiche organizzative dei centri antiviolenza. Può essere considerato una forma di violenza anche negare l’accesso a diritti come l’aborto. In alcune regioni e province italiane, specialmente al Sud, il numero di medici obiettori di coscienza supera l’80 per cento e in qualche caso arriva al 100 per cento. Chi vuole ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza è così costretta a spostarsi in altre zone. In occasione della giornata del 25 novembre, anche la nostra rubrica “La parola ai grafici” si è occupata del tema, con un’analisi dei numeri relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa. Unicredit vuole acquisire Banco-Bpm, irritando il governo italiano e senza neanche offrire agli azionisti della banca target un premio ragionevole. L’operazione sembra una rivincita sul probabile fallimento di quella in terra tedesca su Commerzbank, ma ha una sua logica, per le possibili sinergie tra i due istituti. Potrebbe quindi andare in porto, anche se a un prezzo più alto di quello proposto. Da quasi un anno l’Assegno di inclusione ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Mostra le stesse difficoltà del sostegno precedente nel raggiungere le famiglie in povertà assoluta, che si trovano in prevalenza al Nord e vedono un’alta quota di stranieri, mentre l’Adi beneficia soprattutto nuclei familiari del Sud composti da italiani. L’assegno di inclusione, poi, non è una misura universale ed esclude in partenza le famiglie in povertà che non hanno tra i componenti figli minorenni, anziani o invalidi. La legge delega per la riforma fiscale prevede per le imprese l’applicazione di un’aliquota ridotta dell’Ires sugli utili accantonati finalizzati a investimenti qualificati e aumenti di occupazione. Nello stesso tempo, è stata abolito l’Ace, l’aiuto alla crescita economica. A conti fatti le aziende appaiono penalizzate dal cambiamento, anche per la difficoltà di dare piena attuazione alla delega.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata questa volta all’analisi dei dati relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa: il numero di omicidi volontari con una donna come vittima, dove avvengono, quanti sono stati commessi da partner o ex e altro ancora.

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Sette grafici per il 25 novembre

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite per sottolineare l’importanza di combattere ogni forma di violenza di genere, compresa quella domestica.

In questa serie di grafici abbiamo analizzato i dati relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa, concentrandoci su due aspetti principali: l’andamento degli omicidi volontari, distinguendo per autore e contesto e le chiamate al numero pubblico di utilità 1522.

Il Punto

Lunedì prossimo – il 25 novembre – si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Quanta strada resti da fare nel nostro paese per contrastare il fenomeno lo dimostrano i dati sul numero e la diffusione dei centri antiviolenza: sono pochi e mancano proprio dove ce ne sarebbe più bisogno, nelle zone dove le norme di genere tradizionali sono più persistenti. Misoginia e pregiudizi di genere rendono difficile anche l’azione delle donne impegnate in politica. Una ricerca mostra che una sindaca ha il triplo di probabilità di subire violenze e intimidazioni rispetto a un collega uomo. Tutto ciò a prescindere dall’orientamento politico e dai risultati del lavoro svolto. Lunedì 25 novembre continueremo ad affrontare il tema della violenza sulle donne con altri contributi. Si conclude a Baku la Cop29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza i numeri della finanza climatica, ossia le risorse necessarie per ridurre le emissioni e per l’adattamento agli effetti del riscaldamento globale. La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 e la sua sostanziale stabilizzazione nel 2024 hanno fatto parlare di “cambio di passo” nella politica fiscale italiana. Ma il miglioramento è dovuto a fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno nei prossimi anni. Per garantire la sostenibilità del debito, resta cruciale realizzare riforme strutturali. Il Pnrr doveva essere l’occasione per superare i ritardi nell’offerta di servizi pubblici in alcune aree del paese. Invece, le amministrazioni di quei territori hanno spesso rinunciato a partecipare ai bandi: sono i vincoli di bilancio che determinano la rinuncia a impegnarsi in nuovi progetti, nel timore di non poterne sostenere i costi di gestione. Il destino della tv generalista sembra segnato: negli Stati Uniti piattaforme di condivisione e social media sono vicini a soppiantarla. In Europa il broadcasting sembra resistere meglio. La situazione varia però da paese a paese, anche in considerazione dell’età della popolazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata alla finanza globale, il tema al centro della Cop29 di Baku. In particolare ci concentriamo sull’ammontare dei finanziamenti destinati ai paesi in via di sviluppo; la quota riservata alla mitigazione; i settori coinvolti; il ruolo dell’Unione europea e altri numeri ancora.

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Otto grafici sulla Cop29

Tra l’11 e il 22 novembre si è svolta a Baku, in Azerbaijan, la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. Il focus è stata la finanza climatica, tematica che riguarda i fondi necessari per ridurre le emissioni e adattarsi agli impatti climatici.

In questa serie di grafici esploriamo i dati sui finanziamenti per il clima, l’uso dell’energia rinnovabile e gli strumenti fiscali contro il cambiamento climatico.

Il Punto

La Corte costituzionale ha riconosciuto l’incostituzionalità di diversi aspetti chiave della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, rendendola di fatto inapplicabile. Il Parlamento sarà dunque chiamato a riformulare il testo di legge secondo le linee indicate dalla Consulta. La prima ricaduta della sentenza dovrebbe essere la sospensione delle trattative già avviate dal governo con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per il trasferimento delle nove materie definite non-Lep. Anche perché mancano motivazioni adeguate che giustifichino l’eventuale devoluzione. Le regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre segnalano ancora una volta la disaffezione degli elettori verso le urne. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza il consistente calo di votanti registrato sia in Emilia Romagna sia Umbria. Il sistema di relazioni industriali fondato sul Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014 rischia di essere smantellato. La sfida arriva dal decreto legislativo di riforma del codice degli appalti, che per la prima volta identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. I requisiti indicati ricalcano le caratteristiche del nuovo contratto collettivo intersettoriale per il manifatturiero, che però potrebbe finire per configurare una condotta antisindacale. Un nuovo bando per aumentare il numero di mense scolastiche ha visto una buona partecipazione dei comuni del Sud. È un cambio di rotta positivo, forse favorito dal timore delle amministrazioni di perdere consensi, dopo il clamore suscitato dal mancato utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata in questa occasione alla drastica discesa dei votanti alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia Romagna e in Umbria.

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