Rispondo brevemente ad alcune sollecitazioni, perché le altre non chiedono replica.
Si può trattare la questione delle ronde con strumenti diversi dall’ironia? Temo di no. O,
almeno, io non vedo altro strumento.
Non avendo assegnato alcun potere speciale alle ronde (grazie al cielo, la Lega si limita per ora a scimmiottare goffamente fascismo e nazismo), disciplinarne le attività è semplicemente ridicolo. Chi fa parte delle ronde può compiere, infatti, azioni cui è abilitato pienamente anche chi non ne fa parte. Qual è allora lo scopo dell’introduzione di requisiti quali l’assenza di daltonismo e il possesso di integre facoltà olfattive e uditive? E quale quello del disciplinare aspetti quali il colore della casacca o le modalità di comunicazione?
Se a svolgere le stesse attività (lecite) fossero gli scout o, all’opposto, gli ultras della curva Sud, il Sindaco non potrebbe avvalersene formalmente. Ma potrebbe forse ignorare le segnalazioni di eventuali elementi di pericolo o di disagio sociale che da questi gruppi dovessero pervenire?
Naturalmente, è possibile una diversa lettura: il Ministro dell’interno conosce i suoi "polli"
(tecnicamente, sindaci leghisti) e sa che per loro non è affatto ovvio che le ronde debbano limitarsi ad attività perfettamente lecite; pone, per questo, con saggezza, precisi paletti.
Se è così, l’ironia è effettivamente fuori luogo. Ed è anche falso che quello a cui assistiamo sia solo un goffo scimmiottamento di fascismo e nazismo.
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stefano
L’unica cosa certa è che se la sinistra, fino a quando un comune come quello di vercelli spende il 50% delle risorse per il sociale per gli immigrati che sono il 5% della popolazione, non troverà una risposta soddisfacente a questa cosa qui, in Italia non vincerà più.
ERIO DA RIMINI
La sinistra sta facendo deliberatamente del "sano razzismo" adotta due pesi e due misure, elargendo agli extra tutto e di più, molto di più di quello che gli italiani non hanno nemmeno usufruito durante la cavalcata del debito pubblico durante la prima repubblica. Io che abito in Emilia Romagna ho scoperto che per quanto riguarda le borse di studio universitarie a Bologna a parità di reddito gli extra vengono privilegiati nel seguente modo: vengono assegnate borse di studio nella misura massima agli extra che abitano a Bologna quando agli italiani la stessa misura spetta ai fuori sede. Razzismo alla rovescia.