E’ durata lo spazio di un mattino la favola bella della riforma tributaria, subito scambiata, in forza delle dichiarazioni del Presidente Berlusconi, per una riduzione del carico fiscale. Il Ministro Tremonti è dovuto precipitosamente intervenire per rinviare a data da destinarsi ogni ipotesi di sgravi, scatenando una mezza rivolta allinterno del suo partito.
A questo punto, ringrazio degli stimolanti commenti ricevuti , ma conviene rinviare ogni approfondimento a quando verranno formulate dal Governo proposte serie. Solo unosservazione. Meglio se non ci fossero state confusioni fin dallinizio, resta tuttavia il fatto che gli equivoci risultano ora eliminati. Ci si può quindi dedicare a elaborare analisi e proposte nel contesto corretto, quello che configura una nuova struttura del sistema tributario a parità di pressione complessiva. E tra le varie analisi e proposte, ci possono ben essere quelle che riguardano le riduzioni del prelievo quando si riterrà possibile conceder e che se da una parte le.
Personalmente ribadisco la mia duplice convinzione: che non è il caso di alimentare attese di riforme radicali; e che conviene partire dalla questione della imposizione immobiliare, intimamente legata a quella della finanza comunale, dove è urgente pensare a come rimediare al misfatto dellabolizione dellICI sulla prima casa.
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