Quant’è iniqua la manovra,
da nessuno la si approva,
che si vuole tremontare,
donne e uomini tosare.

Ha ragione la regione,
no alla legge del taglione,
che punì l’ente locale,
pretendendolo frugale.

Son vicino al magistrato:
non può esser tagliato
va protetto l’ermellino,
come foca od un delfino.

L’accademico docente?
Io con lui  son connivente,
trovo giusto, o luminare,
fare il giovane aspettare.

La feluca pur protesta,
Io sostengo chi l’ha in testa
per difendere il buon nome,
del nostrano stivalone.

Anche ai fiacchi calciatori,
che non colgono gli allori,
si cancelli quel messaggio,
di ridurre il loro ingaggio.

A chi siede in Parlamento,
cui si infligge un decremento,
si provveda a conguagliare
e un gettone ad assegnare.

Non si tagli il mezzo busto,
della RAI, sarebbe ingiusto,
e il mendace invalidato
non sia mai che sia tagliato.

Qui mi sa che va a finire
che sol io dovrò patire,
di trovarmi un po’ potato,
quale albero sfrondato.

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