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MINISTRO CALDEROLI, COME LA METTIAMO CON AZZECCAGARBUGLI?

L’articolo 3 della legge n. 69 del 18 giugno 2009 recita:

“…ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonché in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, contestualmente indichi, in forma integrale o in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare…”.

Riportiamo qui sotto un comma tratto dall’ultimo decreto "milleproroghe". Difficile sostenere che il rinvio alle altre norme sia espresso in “forma sintetica e di chiara comprensione”

Onorevole Calderoli, in qualità di ministro per la Semplificazione normativa, ritiene che la legge da lei promossa venga rispettata? Pensa di fare qualcosa per farla rispettare?

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UNA NEUROECONOMIA PER IL FUTURO

  1. Ugo Pellegri

    Trovo che leggi, anche a causa della ricorrente "guerra per bande" che si consuma quasi quotidianamente nel Parlamento Italiano, sono scritte sempre peggio al limite dell’incomprensione. Perché La Voce, l’Istituto Bruno Leoni ed altre organizzazioni similari non si coalizzano per organizzare un movimento d’opinione per richiedere l’applicazione dell’articolo 3 della legge n. 69 del 18 giugno 2009?

  2. meni luigi

    Concordo con ciò che ha espresso il dott. Ugo Pellegri; Egr. Ministro credo sia ora di mostrare la sua capacità in fatti concreti e non solo con parole; ("senò che bergamasc set pò")

  3. ormaistanco35

    Non ce l’ho con lui, ma con quelli che lo hanno promosso agli esami di 5a elementare.

  4. Franco

    Non ci si può rivolgere a un secessionista chiedendogli coerenza di diritto proprio nell’apparato giuridico di uno Stato unitario, che si prefigge di demolire. Solo una messa in stato d’accusa per alto tradimento può essere la risposta a questa rubinazza tracotanza.

  5. Giuseppe Moncada

    Da ex Preside di liceo, andato in pensione due anni fa, voglio portare l’esperienza avuta per assegnare una supplenza. Dovendo assegnare una supplenza annuale di 8 ore, di Filosofia, si presentano tre docenti. Una moglie di giudice, una di avvocato e una figlia di sindacalista. Dopo una lunga conversazione per cercare di dipanare a chi andava assegnata la supplenza, riescono a mettersi d’accodo fra di loro. Dopo entrano in presidenza l’avvocato, mio amico, che mi presenta il giudice. Ingenuamente mi rivolgo al giudice invitandolo a cercare di chiarirmi come, lui, interpretava la norma. Risposta: "ho vietato a mia moglie di parlarmi di tematiche scolastiche, nella scuola non esistono norme chiare ma una serie di scritti di impossibile interpretazione". Aveva perfettamnente ragione. Quando in una circolare o in un decreto vengono richiamate fino a 70 norme precedenti come è possibile esserci chiarezza? Questo è ciò che, ancora oggi, si verifica nelle leggi emanate dal nostro Parlamento. Bravo Calderoli? Riesce bene ad illudere i suoi elettori. E noi, poveri cittadini, ne subiamo le conseguenze.

  6. Italiano disperatissimo

    Concordo con tutti i lettori precedenti, in particolare sottoscrivendo che con la insipienza dell’attuale classe dirigente, in particolare quella politica, in sub-particolare quella di governo, non v’è speranza alcuna di progredire. Esempi come questo in argomento, o il fenomeno "milleproroghe" in generale, testimoniano il totale completo assoluto disinteresse dei politici di governo per il funzionamento della cosa pubblica e l’incapacità certificata di maneggiarla, nel bene o nel male che sia. Essi meritano oramai solo il disprezzo dei cittadini per bene.

  7. Nicola Russo

    Mi domando come sia possibile che uno straordinario numero di miei concittadini possano sempre votare per questo governo!

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