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MA IL LAVORO DEI NOTAI È UTILE PER IL PAESE *

“Quei notai che lavorano gratis per il bene del Paese” di Andrea Zorzi sulla nuova srl per i giovani, è imbarazzante. A parte che l’atto notarile non sarà “apparentemente gratis” ma veramente gratis, la forma libera per costituire una srl, avrebbe smentito i moderni modelli statuali che per proteggere la sicurezza pubblica economica delegano a pubbliche funzioni guardiane nel ruolo di “sensori avanzati” sul territorio, il monitoraggio delle migliaia di operazioni che la pubblica amministrazione non è più in grado di controllare. Vero che la Germania con la riforma delle s.r.l. nel 2008 prevede uno statuto su modulo standard. Ma Zorzi non ricorda che: “Inizialmente si era pensato di eliminare la necessità dell’atto notarile. Ma poi si è deciso di soprassedere data l’importante funzione della consulenza e dell’avvertimento notarili.” (1). Senza controllo pubblico notarile si sarebbe aperta una voragine nel sistema antiriciclaggio: il conservatore del Registro Imprese non ha obblighi di verifica della clientela, né di due diligence su scopo e natura dell’operazione e sul suo profilo di rischio (2). Senza questi controlli svolti dai notai, avremmo affrancato la società semplificata a responsabilità limitata dal sistema antiriciclaggio, varando vascelli fantasma, ottimi per ogni finalità opaca o illecita, vere società off-shore di diritto italiano! E adieu sicurezza pubblica economica, salvaguardia del mercato e tutto ciò che mette a repentaglio valori collettivi di rilevanza pubblicistica, essendo risaputo che questo tipo di società raccoglie ricchezze enormi che sarebbero state rese assai “volatili” e sostanzialmente anonime. Cosa ci sarebbe voluto a usare documenti di un under 35 rubati, o di un morto?
Questa petulante richiesta di abolizione del notariato, tocca il tema delle modalità dell’immissione delle vicende giuridiche nel circuito della legalità economica: l’ordinamento italiano prevede la verifica ex ante per mezzo di una autorità pubblica quale “organo di validazione” terzo e neutro. In termini economici, questo è una completa “infrastruttura di certezza” che consente la libera azione degli interessi delle parti, in un contesto regolato e arbitrato da chi interessi propri non ha.

IL RISCHIO DEGLI ABUSI NEL SISTEMA DI AUTO-CERTIFICAZIONE

La forma autentica è cruciale nel mondo moderno anche ai fini della certezza dell’identità delle parti e della filiera rappresentativa nelle persone giuridiche. Lo dimostra negli USA il boom di truffe, di identity frauds e identity thefts. Un rapporto Fbi (3) parla di una crescita del 71 per cento dal 2008 al 2009 delle frodi, e di prestiti fraudolenti per 14 miliardi di dollari. E’ la dimostrazione che un sistema di auto-certificazione si presta ad abusi, fino a falsificare documenti.
Negli USA si sta sviluppando l’idea che ci debba essere un soggetto terzo e imparziale che certifica chi sia l’utente: un sistema di controlli molto simile a quello notarile italiano. Sta passando quindi anche negli Usa l’idea che nelle “società aperte” siano necessari dei pubblici soggetti intermediari che diano garanzie specifiche e con responsabilità ben determinate. Poter commettere furti di identità è un potente “mantello di anonimato” per criminali e terroristi e un pericolo per la sicurezza nazionale. La Federal Trade Commission (Ftc) nel 2006 stima che 8,3 milioni gli utenti americani (3,7 per cento della popolazione adulta), sono rimasti vittime di furto di identità nel 2005. Questo, a prescindere dal fatto se sia preferibile un ordinamento a matrice legale inquadrata in valori generali di giustizia e di ordine pubblico, che pretende di validare una nuova situazione giuridica, prima che entri nel circuito della legalità con effetto di verità legale verso tutti: un ordinamento che sia “spazio di giustizia” può consentirla solo se supera un preventivo test di legalità, svolto da un organo sovrano di validazione, terzo super partes.

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L’AFFIDABILITÀ DEL SISTEMA NOTARILE

Andiamo pure ai luoghi comuni sul notaio. Chi dice di non aver bisogno che qualcuno gli dica che lui è lui, dice un’ovvietà, che capirà quando qualcun altro gli ruberà la casa perché nessuno verificava chi fosse. In Italia questo problema sociale è inesistente. Si chieda a un italiano se è sicuro di essere proprietario di casa sua; risponderà di sì perché possiede il rogito. La risposta sarà la stessa se si chiede ad un italiano se ha timore che qualcuno usi il suo nome per ipotecargli casa per prendersi un mutuo e sparire lasciandogli il debito. Ma il rogito non è un prodotto naturale del mercato, che non lo produce affatto, perché anzi produce i fallimenti all’americana (subprime; esecuzioni immobiliari sospese in 23 stati per l’incertezza sui  proprietari e per un’infinità di frodi anche da parte delle banche che firmavano per conto dei clienti con il pantografo c.d. robo-signing). Il sistema notarile della certezza della titolarità dei beni e della loro circolazione è, in Italia, così affidabile, da far sembrare che esso sia nella natura delle cose, mentre è il frutto di un fortunato equilibrio sostenuto dal sapiente modello legale infrastrutturale fra notai e pubblici registri.
Maggiore è la certezza giuridica, più sono tutelati i rapporti economici e la sostenibilità sociale. Perciò, se si guarda all’intero arco di vita di un rapporto giuridico, e non solo all’istante della firma davanti rogito, il costo del controllo notarile preventivo di legalità sostanziale è efficiente, perché è minore della spesa a posteriori per ricostruire altrimenti la certezza del diritto. Invece, vedo solo luoghi comuni, e mai la seria analisi costi/benefici di un modello alternativo al notariato. Forse perché i servizi legali di certezza del diritto fanno gola a certe strutture di stampo anglosassone; o perché un mercato ormai compulsivo deve sbarazzarsi della dell’infrastruttura di civica sussidiarietà che da secoli ha il compito sociale di riempire con i propri saperi gli spazi di protezione dei cittadini, altrimenti soli alla mercè dei poteri “forti”. Il pubblico guardiano non è fattore di distorsione del mercato, ma garante del level playing field della concorrenza. Allora, vogliamo cominciare ad affrontare seriamente la questione, almeno?

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* Di Cesare Licini, notaio

(1) Il Sole 24 ORE , 1 ottobre 2008
(2)
C.2 dell’art. 10, D.Lgs n. 231/2007
(3)
Mortgage Fraud Report 2009

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13 commenti

  1. Maurizio

    La risposta del notaio in effetti è furiosa. Per quanto riguarda la sua figura in sede societaria è totalmente inutile. Fa sorridere la questione dell’antiriciclaggio. Come se fossere gli unici proposti. ma via….. Per quanto riguarda l’intervento del notaio nelle compravendite immobiliari il problema non cambia. La negoziazione tra persone consenzienti deve essere libera. Chi vuole si avvale della sua assistenza. Ma non può essere un obbligo. Una società liberale non può porre obbligi di tale natura. Capisco i problemi della sostituzione di persona, che capitano anche in Italia!  ma basta – una volta espletate tutte le formalità di rito che conosco perfettamente (mio figlio sta comprando una casa in questi giorni )- una semplice autentica di firma fatta anche da un semplcie funzionario comunale che individui i contraenti.

  2. Giamp

    La funzione notarile è essenziale, anche se potrebbe essere più economica per gli utenti, è fondamentale per evitare truffe (sempre che il notaio sia onesto,penso la grande maggioranza). Chi voglia eliminare la categoria, non sono informato su chi sia, ma ne ho una idea di chi potrebbe essere.

  3. Francesco Mendini

    La risposta è molto interessante e molto divertente. Pars destruens: 1) La normativa antiriciclaggio così com’è fatta porta solo ad un ammasso di carte inutili, pura burocrazia al pari di quanto avviene per la privacy; 2) Che consulenza dovrebbe mai servire per aprire una Srl a capitale minimo con statuto preconfezionato? Al massimo quella di un consulente fiscale, ma per altre ragioni; 3) Nelle compravendite immobiliari il nostro sistema civilistico è ridicolo: sostituiamolo con sistema austriaco già utilizzato in Trentino Alto-Adige, che dà vere garanzie e certezze ed addio notai.

  4. Paolo

    In Trentino e in Austria il notaio esiste. Potrebbe per favore spiegarmi quale è secondo Lei il modello auspicabile in luogo di quello del notariato latino e quali sarebbero i vantaggi per gli utenti?

  5. Eugenio Stucchi

    Finalmente in tema di SRL un ragionamento serio. Vorrei però rispondere al signor Maurizio che sull’obbligatorietà bisogna intendersi. Anche per agire in giudizio è obbligatorio affidarsi ad un Avvocato, o per costruire una casa ad un Ingegnere o ad un Architetto. In secondo luogo nel trasferimento di immobili a rigore l’intervento del Notaio non è affatto obbligatorio. A’ sensi dell’art.1326 e 1350 c.c. la proprietà passa a seguito del consenso espresso in forma scritta. Punto e basta. Le parti sono liberissime fino a che agiscono nelle loro private sfere giuridiche di fare come credono (anche se al 99% dei casi stipulerebbero un contratto nullo o gravemente invalido). L’intervento del Pubblico Ufficiale è richiesto laddove si voglia dare l’opponibilità ai terzi di quanto stipulato, laddove appunto il contratto esce dalle private sfere individuali e diventa “Atto Pubblico”, su cui tutto l’ordinamento giuridico-economico si baserà per costruire ulteriori rapporti. Qui il Notaio assicura non la semplice “identità” delle parti, ma la più totale conformità all’ordinamento giuridico di tutte le clausole e pattuizioni previste nell’atto. Sono cose completamente diverse. Un saluto.

  6. FRANCESCO MENDINI

    Dove vige il sistema tavolare il catasto è prova della proprietà. Basta una visura per essere certi che il venditore sia il proprietario: l’assoluta necessità dei controlli notarili a quel punto sfumerebbe parecchio… e forse basterebbe un impiegato del catasto. Il vero problema, comunque, è che i notai in forze sono circa 4000, quasi come nel 1914! A me basterebbe si togliesse il numero chiuso, senza alcuna altra riforma. Sarebbe sufficiente a generare un po’ di concorrenza. Mi piacerebbe una risposta dei notai su questo preciso punto. Non riesco mai ad averne, chissà perché…

  7. Maurizio

    Solo la trascrizione mi da la certezza che l’immobile è mio. Chi stipulerebbe mai un contratto di acquisto di immobile non opponibile a terzi? Solo un pazzo. Comunque mattiamola così: in un paese libero liberale gli obblighi e divieti sono posti solo per la tutela di diritti altrui. Ad esempio: non rubare, non uccidere. Se costituisco una società Srl, Spa, ecc. con un amico o qualsiasi persona devo essere libero di fare quello che voglio, visto che non ledo altrui diritti. La storia dell’antiriciclaggio, lasciamola stare che è meglio. Idem se voglio tutelarmi da solo in giudizio: altra legge indegna la difesa obbligatoria (ho un figlio avvocato). Per quanto riguarda l’ingegnere, la cosa è diversa. I saperi non sono più di esclusiva di nessuno. Ma non posso sapere tutto. Ad ogni buon conto i calcoli di una struttura non sono capace di farli, un atto di srl si. Capisco bene perché c’è un obbligo ad andare da un professionista ingegnere. Se la casa crolla, io posso uccidermi, ma se uccido altre persone questo non mi è consentito. Solo per tutelare diritti altrui.

  8. Eugenio Stucchi

    Per il signor Maurizio, che cito: “Ad ogni buon conto i calcoli di una struttura non sono capace di farli, un atto di srl si.” E’ sicuro? Rispetto la Sua opinione, ma io non vorrei finire qui: vedi video. Quanto alla nazionalizzazione del Notariato, esiste in diversi paesi europei, tra cui alcuni Land tedeschi. Non sarebbe impossibile, né errato. Ho idea però che i costi complessivi per la collettività sarebbero maggiori, con efficienza minore. Il Notariato europeo, è un riuscito esempio di “outsourcing” di funzioni statali, a Pubblici Ufficiali che sono responsabili in proprio della loro organizzazione e dei loro compiti senza gravare i bilanci dello Stato. Rilevo che i Notai raccolgono ogni anno quasi 7 miliardi di Euro di imposte, senza alcun aggio per lo Stato. Il problema mi permetto di rilevare, non è quanto “guadagnano” i Notai, ma quanto “costano”. A me non interessa sapere quanto guadagna il signor IKEA, ma piuttosto mi interessa sapere quanto costa un mobile all’IKEA. Ebbene il Notaio, si regga forte, costa poco, molto poco. Il mio onorario per una compravendita di Euro 400.000, è di Euro1955. Un mediatore richiederebbe 12.000Euro x 2.

  9. Francesco Mendini

    Visto che la nazionalizzazione costa troppo, quale argomento contrario osta alla semplice abolizione del numero chiuso? Del numero chiuso, non del concorso, s’intenda!

  10. Maurizio

    Caro notaio Stucchi. Non vorrei istaurare un monologo con Lei. Ripeto chiaramente il mio pensiero: l’Italia un paese illiberale. Impone leggi come quelle sulla Vostra assistenza obbligatoria su atti societari e immobiliari. A differenza dell’avvocato Zorzi, – da liberale – ritengo la Vostra funzione anche nell’acquisto di immobili sia superata. Se ritengo che Voi mi tuteliate mi farò da Voi assistere, altrimenti nulla! Io cittadino deve essere libero di scegliere. Questa libertà non c’è. Lei – caro notaio – fa intendere che sarei un somaro e che solo Voi notai siate preparati. Nessuno nega che siate bravissimi, anzi di più, ma non siate cosi presuntuosi da ritenerVi gli unici depositari dello scibile giuridico-societario-contrattuale. Suvvia……. I saperi non sono una Vostra esclusiva, come di nessuno Cosa vuole che Le dica di altro. Beato questo Stato sovietico illiberale che Vi protegge. Se mai ci dovesse essere una vera rivoluzione liberale, probabilmente le cose potrebbero cambiare, allora il cittadino verrebbe messo nella situazione di essere uomo libero e responsabile; libero di scegliere. Ora lo Stato sovietico sceglie per lui. Cordialità.

  11. Eugenio Stucchi

    Non voglio monopolizzare la discussione e quindi non interverrò più sul tema. Lungi da me la volontà di dare del “somaro” ad alcuno, e mi scuso se ho dato inavvertitamente questa impressione. Tutte le opinioni sono preziose e interessanti e pongono problemi non semplici e non banali. Come ultimo contributo vorrei portare un esempio: il Notaio interviene a garanzia sia delle parti ma soprattutto del Sistema nel suo complesso. Produce Atti Pubblici che sono Beni Pubblici. E’ un po’ come se il Notaio producesse “lampioni”. Anche se Tizio mi commissiona la costruzione di un lampione, quest’ultimo non illuminerà solo l’uscio di Tizio, ma tutta la pubblica via, dove tuttipassano. Non potrò quindi costruire un lampione low cost, o scadente solo perché Tizio me lo richiede, o Tizio non potrà costruirsi un lampione a caso come piace a lui, proprio perché esso non influisce solo sulla sua sfera di libertà ma su quella di tutti. L’Atto Pubblico è un Bene Pubblico che influisce come una sentenza del Giudice su tutto l’ordinamento giuridico, ed è pertanto non assimilabile ad un normale bene. Riflettiamo su questo. Un saluto e grazie per l’opportunità di confronto.

  12. nicola

    credo sia utile aprire anche alle altre professioni giuridiche ed economiche la possibilità di autenticare/legalizzare/rendere pubblica la costituzione di srl ma anche tutti gli altri atti/contratti di natura commerciale; la regole sull’antiriciclaggio andrebbero comunque rispettate perchè anche questi professionisti ne sono sottoposti.. Oggi l’avvocato o il commercialista redigono gli statuti/contratti/atti ed il notaio, controlla la legalità, raccoglie le firme e deposita. Ma la legalità è già stata controllata da altri prima di sottoporre l’atto alla firma. .. ecco la duplicazione ….. ed allora perchè non estendere agli altri professionisti questa tipolgia di attività ?

  13. Ajna

    Tardivamente rispondo, ma non ho mai capito perché i notai siano a numero chiuso, spesso anche a passaggio dinastico (visto che sono solo in 6000 e anche nelle commissioni pare che i cognomi giusti si riconoscano presto), vista questa grande utilità sociale. O perché chiedano 100€ (almeno TUTTI quelli della mia città) per una semplice autentica di firma che potrebbe farmi qualsiasi pubblico ufficiale, anche perché prende solo 5 minuti (parole loro) di lavoro. Se tutti questi controlli li facessero anche altri soggetti, di cosa camperebbero i notai? E sorvolo sulla loro presunta preparazione (certificata come? Solo dal concorso di cui sopra?), visto che in più occasioni ho letto di statuti redatti da notai copincollando formulari e con diversi strafalcioni che apparivano pure a me, non-giurista…

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