Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
emilio
Invito gli autori a rivedere gli schemi (magari con l’ausilio di un esperto di bilanci). Solo un esempio: è assai curioso che la perdita per sofferenze (dico, una perdita) stia all’attivo del Fondo di risoluzione.
David Dal Broi
Caro Rag. Filini…Se l’utile e’ una posta positiva del capitale netto quindi aumenta le passività (in questo caso nei confronti degli azionisti), va da se che una perdita sia una posta negativa del capitale netto quindi vada iscritta tra le attività, oppure tra le passività con il segno meno. In sostanza il fondo di risoluzione si accolla la perdita e la finanzia con i prestiti delle tre banche…
Carmelo Catalano
Anche a mio modo di vedere la ricostruzione delle fasi dell’intervento è sbagliata, oltre che poco leggibile. Solo qualche esempio dato che le imprecisioni sono tante. La perdita per sofferenza iscritta nell’attivo del Fondo di Risoluzione, in realtà è un Credito verso le banche preesistenti. Nella fase 2 le voci cassa per perdite per sofferenze e perdite per sofferenze iscritte rispettivamente nell’attivo e nel passivo delle banche preesistenti, sono semplicemente un non sense. Ma se ha scritto che le perdite per sofferenze vanno iscritte nell’attivo, come mai nelle banche preesistenti la voce risulta nel passivo? Insomma io correggerei tutti i prospetti.
Il principio guida è che il Fondo di Risoluzione ha finanziato le banche preesistenti per 1,7 miliardi allo scopo di coprire il divario tra attivo (26,1 miliardi) trasferito e il passivo accollato (27,8 miliardi) alle nuove banche. Contestualmente ha dotato le nuove banche del capitale, pari a 1,8 miliardi.