Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Alberto Bonisoli (esperto M5s di turismo) sui dati di Sicilia e Baleari. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.
La dichiarazione
La compagine degli aspiranti ministri presentata pochi giorni prima dal voto da Luigi Di Maio si è già profusa in dichiarazioni sulle linee programmatiche da seguire in caso di insediamento. Tra i potenziali ministri indicati, compare anche il direttore della Nuova accademia di belle arti di Milano (Naba) Alberto Bonisoli, prescelto dai Cinque stelle per il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Nel corso della presentazione della squadra di governo, Bonisoli ha ripreso un punto che viene evocato spesso quando si parla di Sicilia e di turismo:
“Il turismo è stato la Cenerentola dell’agenda politica italiana. Non si sapeva mai chi se ne stesse occupando, andava avanti da solo praticamente. Questa è la ragione per cui, ad esempio, noi abbiamo fior di paesi vicini a noi che nel tempo ci hanno superato in attrattività turistica. (…) Basti pensare che le isole Baleari hanno dieci volte più turisti stranieri della Sicilia”.
Una proporzione sorprendente, se fosse esatta. È possibile che l’attrezzamento turistico del patrimonio paesaggistico e culturale della Sicilia sia sovrastato – e di tale misura – da quello delle isole Baleari? Per far luce sull’argomento, è necessario confrontare i dati sugli arrivi in entrambe le mete turistiche.
La Sicilia superata dalle Baleari?
Le Baleari – che comprendono Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera – sono le isole spagnole più frequentate dai turisti stranieri: dal 2009 al 2015 hanno registrato una media di 11 milioni di arrivi internazionali. Dai dati del governo delle Baleari si può constatare come le isole siano riuscite ad attrarre circa 2 milioni di turisti internazionali in più nel 2014 rispetto al 2009, tanti quanti i turisti provenienti da altre parti della Spagna.
Tabella 1 – Numero totale di turisti registrati dagli esercizi ricettivi delle isole Baleari
Fonte: governo delle Isole Baleari
Il confronto fatto da Bonisoli è significativo perché sono circa 2,5 milioni anche i turisti italiani che ogni anno visitano la Sicilia, a fronte però, secondo i dati Istat, di soli 2 milioni di turisti stranieri (Tabella 2).
La differenza di flussi tra le due mete è notevole, soprattutto se consideriamo che le Baleari non possono vantare le bellezze artistiche di Palermo, Catania e Agrigento, mentre le coste hanno una lunghezza simile.
Tabella 2 – Numero totale di turisti registrati dagli esercizi ricettivi in Sicilia
Fonte: Istat – Capacità degli esercizi ricettivi e movimento dei clienti negli esercizi ricettivi per paese di origine
Per verificare la dichiarazione del ministro del Turismo in pectore proposto dai Cinque stelle basta quindi raffrontare i dati del grafico e della tabella. Se prendiamo a riferimento gli ultimi dati disponibili (anno 2015 per le isole Baleari), risulta che per ogni turista straniero arrivato in Sicilia, le isole Baleari ne abbiano ricevuti più di cinque.
Da notare, incidentalmente, che Spagna e Italia hanno un mercato domestico totalmente diverso, per quantità e propensione al consumo turistico: pochi spagnoli si dedicano al turismo (in patria, ma un po’ ovunque), mentre molti italiani fanno le loro vacanze soprattutto in Italia.
Verdetto
Bonisoli ha evidentemente sovradimensionato l’attrattività delle isole Baleari rispetto alla Sicilia, nel tentativo di suscitare lo stupore del pubblico. Benché i dati suggeriscano un rapporto di 5 a 1 e non di 10 a 1 come affermato da Bonisoli, la discrepanza negli arrivi tra le due mete resta rilevante. La dichiarazione è da considerarsi pertanto PARZIALMENTE VERA.
Ecco come facciamo il fact-checking, Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Carlo
E dopo tutto questo lavoro cosa cambia del succo del discorso che evidentemente voleva indicare come sia incredibile che le isole Baleari, meta di divertimento e discoteche attraggano MOLTO DI PIU’ della Sicilia ricca di Bellezza naturale, Arte, storia. Per confermarlo bastava dire ha ragione.
lorenzi antonella
ma il ministro in pectore come pensa di colmare questo gap ?
quali sono le caratteristiche dell’offerta turistica delle baleari ?