L’autonomia differenziata creerebbe eccessive sperequazioni nella sfera di attribuzioni di materie alle diverse regioni, già dall’avvio dei negoziati. È ciò che legittima le regioni svantaggiate a impugnare la legge davanti alla Corte costituzionale.
Autore: Alessandro Palanza
Alessandro Palanza, nato ad Avezzano (L’Aquila) nel 1948 e laureato in Giurisprudenza, è Presidente di Sezione onorario del Consiglio di Stato, Presidente del Comitato Scientifico di italiadecide, Associazione per la qualità delle politiche pubbliche (dopo esserne stato in precedenza Direttore scientifico fin dalla origine e poi Vice Presidente e Presidente). È socio ordinario di Aspen-Italia. Consigliere della Camera dei deputati dal 1976, è stato segretario della Commissione Bilancio dal 1983 al 1990 ed ha poi coordinato le procedure di bilancio, come compito aggiuntivo ai suoi successivi incarichi, nel 1995 è stato nominato capo dell’Ufficio del Regolamento. Nel 1997 è stato nominato Capo del Servizio Studi, nel 2000 Vicesegretario Generale e nel 2006 Vicesegretario Generale Vicario. Il 28 gennaio 2011 è stato nominato Consigliere di Stato dal Presidente della Repubblica svolgendo i suoi compiti nella terza sezione giurisdizionale (sanità, previdenza, telecomunicazioni, interni e agricoltura). Ha pubblicato numerosi articoli soprattutto in tema di procedure di bilancio nel rapporto con la UE e sul ruolo della istituzione parlamentare nella forma di Governo. Il saggio più importante è pubblicato in Storia d’Italia, Annali 17, Il parlamento, Giulio Einaudi editore: "La perdita dei confini. Le procedure interistituzionali nel parlamento italiano".
Di recente ha pubblicato: “Il principio di autorganizzazione delle Camere “ in Il Filangieri Quaderno 2021 “ A cinquant’anni dai Regolamenti parlamentari del 1971: trasformazioni e prospettive” e “La fisarmonica parlamentare tra pandemia e PNRR” nel volume con lo stesso titolo a cura di Valerio Di Porto, Fabio Pammolli e Antonio Piana – IL MULINO 2022