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Il Punto

Con il fondo Atlante torna un’operazione di sistema nel settore bancario. È il minore dei mali, serve a portare a termine ricapitalizzazioni a rischio di flop e a smaltire i crediti in sofferenza. Ma non basta: bisogna anche semplificare le procedure fallimentari e il funzionamento delle aste giudiziarie.
Uno spettro si aggira lungo la Penisola: l’idea di un carrozzone statale monopolista che metterebbe insieme Ferrovie dello stato e Anas. Mancano ragioni economiche e di buon senso a giustificazione della formidabile concentrazione di potere e sottopotere che ne uscirebbe. Aaargh, gli italiani hanno già dato!
Molta informazione fuorviante nel confronto pubblico sul referendum di domenica 17 aprile. Abbiamo cercato di chiarire con dati e argomentazioni la questione no-triv sì-triv pubblicando tre articoli ora raccolti in un Dossier.
Sul bonus di 80 euro sulle pensioni manca una proposta precisa. Se i soldi andranno semplicemente a chi percepisce meno di 750 euro, si rischierà di aiutare persone non in condizioni di indigenza. Per combattere davvero povertà e disuguaglianza, bisogna tener conto di altri fattori. Come mostra qualche calcolo.
A giugno, con le regole europee sugli abusi di mercato, sarà regolato il “market sounding”, la prassi secondo cui – per esempio – un aumento di capitale può essere preceduto da un sondaggio sull’interesse dei potenziali partecipanti. Si rischia la diffusione di informazioni riservate. E casi di insider trading.
Il mondo dell’università si divide tra anziani di ruolo e giovani ricercatori con contratto a termine, senza chiare prospettive di carriera. Di questi ultimi, la metà emigra o cambia mestiere. Si spreca l’investimento che l’ateneo ha fatto su di loro. È ora di correre ai ripari, senza tornare alle sanatorie del passato.

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Il Punto

Arriva la legge di Stabilità. Per ora non un testo, ma slide colorate, tweet e un comunicato stampa con qualche numero. Cominciamo a vedere il provvedimento sul part-time per i lavoratori vicini alla pensione. Un classico provvedimento “topolino”. Farà salire il costo del lavoro orario per le imprese e scardinerà il legame tra contributi versati e valore della pensione percepita. Rischia anche di essere molto costoso. E l’impianto generale della legge conferma quanto si temeva: qualche taglio di tasse non compensato da riduzioni di spesa. Con l’equilibrio dei conti rimandato a un futuro migliore che forse verrà o forse no, dipende dalla crescita dei prossimi anni e dal permanere di bassi tassi d’interesse sul debito pubblico. Tra gli altri provvedimenti, il canone Rai nella bolletta elettrica. L’idea (buona) è quella di far pagare quel 27 per cento di utenti che lo evade. La tecnologia consentirebbe però di addebitare in modo meno rudimentale il costo delle trasmissioni della tv pubblica a chi davvero ne fa uso.
Primo bilancio della Naspi, l’ammortizzatore sociale entrato in vigore nel maggio scorso. Se ne avvantaggiano i giovani che perdono l’occupazione, mentre ci rimettono coloro – come gli stagionali – che alternano frequentemente periodi di lavoro e non lavoro.
Un rapporto di cooperazione fisco-impresa basato su equità e trasparenza era tra le buone intenzioni della riforma fiscale. In pratica è stato istituito un regime sperimentale in cui solo pochissime grandi società collaborano con l’Agenzia delle entrate per ottenere una certezza fiscale preventiva. Se però ciò non accade, prevale comunque e ancora l’interesse dell’erario.
 

Il Punto

La riforma della scuola approvata dal Parlamento contiene tre importanti novità: un aumento delle risorse dopo anni di tagli, il rafforzamento del ruolo manageriale dei presidi, uno sforzo di progettazione in un sistema che oggi sopravvive alla giornata. È una scommessa aperta per un possibile salto di qualità.
Davvero, come dice Tsipras, i prestiti alla Grecia sono subito tornati alle banche tedesche e francesi e non sono arrivati al popolo? A conti fatti, non è andata proprio così. Se ai cittadini ellenici è arrivato poco, le responsabilità sono anche di chi li ha governati. Rimane che negli ultimi cinque anni il peso dei singoli creditori nei confronti di Atene è molto cambiato. La Francia si è quasi defilata. Italia e Spagna, invece, in prima fila con la Germania per esposizione.
La partnership pubblico-privato prefigurata dal piano Juncker rischia di non decollare mai. Per le Pmi le garanzie europee messe a disposizione per accedere a finanziamenti bancari abbattono poco il costo del credito. E l’esperienza insegna che, nella realizzazione di infrastrutture, servono soldi pubblici (più di quelli previsti dal piano) per coinvolgere le imprese.
Gli europei viaggiano sempre più – sulle lunghe distanze – in pullman. Anche in Italia, soprattutto nel Centro-Sud. Un fenomeno che assomiglia al boom delle compagnie aeree low cost. Bene qualche regola per evitare il far west.
La globalizzazione in tre decenni ha cambiato radicalmente la mappa sia dell’offerta sia della domanda di vino. L’Europa non ha più il quasi-monopolio dei vigneti e gli europei mediterranei apprezzano sempre più birra e altri alcolici. Lo spazio per difendere le posizioni è sullo stretto crinale qualità/prezzo.
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Il Punto

L’8 marzo è il giorno dell’anno in cui si registra la persistenza del divario di genere in Italia. Ma stavolta qualcosa si muove. Nei primi decreti del Jobs act migliorano le regole per i genitori che lavorano e nasce una norma a favore delle vittime di violenza di genere. La legge sulle quote rosa ha iniziato a scalfire il soffitto di cristallo che tiene le donne fuori dalle stanze dei bottoni. E così la rappresentanza femminile nei ruoli di vertice delle società quotate e a controllo pubblico è ora al 23 per cento. In un Dossier gli interventi più recenti sui temi di genere. L’8 marzo viene anche per donne e uomini stranieri in Italia. Nella varietà della composizione per genere dei loro gruppi nazionali, la componente femminile sfiora l’80 per cento per l’Ucraina e scende sotto al 30 per l’Egitto. Come leggere questi numeri e quali novità implicano sul lavoro e nelle famiglie. Qualcosa si muove anche nei carichi di lavoro familiare. Anche se il “modello scandinavo” è per ora lontano anni luce, i nuovi padri dedicano tempo ed energie ai figli e al lavoro domestico quanto le mamme tradizionali. Le politiche per la famiglia possono dare un contributo.
Lunedì 9 marzo parte il Quantitative easing della Bce, il cui effetto positivo si è già in parte tradotto in tassi più bassi sui mercati. Vediamo come funziona la cinghia di trasmissione tra tassi e consumi, il possibile danno collaterale di una bolla speculativa, il “fattore Piketty” e ciò che potrebbe andare storto.
Siamo il fanalino di coda, tra i grandi paesi europei, nel numero di laureati. E con la crisi le iscrizioni all’università sono diminuite. Soprattutto di studenti meridionali. Vediamo i dati e la loro analisi.

DIsegno di legge concorrenza

Decreto legislativo su tipologie contrattuali

Decreto legislativo “conciliazione vita-lavoro”

Decreto legislativo “ammortizzatori sociali”

Decreto legislativo “tutele crescenti”

Il Punto

Il terrorismo è il risultato della strategia deliberata di una minoranza di fanatici, non -come molti ritengono- il prodotto degli errori dell’Occidente. Per combatterlo è necessario ricorrere a vari strumenti e strategie. Tra i primi, l’utilizzo -non facile- dei big data come, per esempio, la mole di dati sul trasporto dei passeggeri tra paesi europei (informazioni che comunque ledono la privacy dei cittadini). Tra le seconde, minare la credibilità delle organizzazioni che reclutano aspiranti stragisti e colpire le fonti di finanziamento.
Area euro in piena deflazione. Un nuovo Dossier raccoglie gli articoli sul tema pubblicati da lavoce.info. Per capire come mai ci risiamo dentro, perché è considerata una bestia nera, quali sono le ricette per uscirne. Una è l’uso da parte della Bce del bazooka del Quantitative easing (acquisto di titoli di stato dell’Eurozona). Vediamo con quali aspettative e quali rischi. Mentre rimangono da definire alcuni criteri per attuare questa politica monetaria. Come suddividere tra i bond dei diversi paesi i 500 miliardi previsti? E con quali scadenze, visto che molte emissioni a breve termine hanno rendimenti negativi? Le risposte implicano scelte tecniche e politiche, condizionate anche da vincoli di mandato della banca centrale.
Bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro e bassa fecondità sono due nodi -apparentemente contraddittori- che il Jobs act affronta su quattro direttrici: rafforzamento nella tutela dei diritti, incentivi fiscali, potenziamento dell’offerta di servizi, flessibilità. Cerchiamo di capire se sono misure utili e il rischio di un flop.
Perché, contrariamente alle aspettative, i prezzi delle case nuove si mantengono alti mentre quelli degli immobili esistenti hanno subito un forte calo? Forse una risposta si trova nel comportamento delle banche.
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