Con metodi statistici rinnovati, l’indagine della Banca d’Italia permette di analizzare con più precisione le condizioni economiche delle famiglie italiane. E permette di esplorare meglio la disuguaglianza dei redditi e della ricchezza nel nostro paese.
Autore: Alfonso Rosolia
Alfonso Rosolia è economista nel Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia, dove è entrato nel 2000. Attualmente è a capo della Divisione Indagini campionarie nel Servizio Analisi statistiche. I suoi interessi di ricerca includono gli aspetti micro e macroeconomici del mercato del lavoro, le scelte di risparmio e consumo delle famiglie e gli aspetti distributivi del reddito e della ricchezza, la formazione delle aspettative degli agenti economici. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste italiane e internazionali. Ha conseguito un PhD in Economics presso l’Universitat Pompeu Fabra (Barcellona).
Nel 2020 è aumentato il numero di famiglie in povertà assoluta. Le misure di povertà si basano sui consumi. Ma in tempi eccezionali alcune famiglie potrebbero aver speso poco non per mancanza di risorse, ma per scelta. Un fenomeno di cui tener conto.
L’epidemia Covid-19 avrà effetti negativi su imprese e famiglie. A chi prende decisioni di politica economica potrebbe mancare oggi la bussola di dati accurati e affidabili. La soluzione è nella costruzione di collaborazioni fra una vasta rete di attori.
La crisi economica ha creato, nei paesi Ocse, 16 milioni di disoccupati. La ricerca di un nuovo impiego non è mai semplice e viene attuata attraverso vari canali. Se nei paesi anglossassoni si utilizzano principalmente strumenti come giornali e internet, in Italia sono molto importanti i canali informali: parenti, amici, conoscenti. L’evidenza mostra che, nel nostro paese i cosiddetti network sono indispensabili. E che chi ha un maggior numero di amici con un lavoro ha maggiore facilità a trovarne uno.